Sabato 11 gennaio 2020. Una data da ricordare. Un giorno assolutamente speciale per la gente di Lucignano. Un riferimento cronologico che ha il sapore inconfondibile della gioia per la conquista di un titolo che rende onore alla bellezza di questo splendido paese della Valdichiana. Nel pomeriggio di sabato si è infatti celebrata la ufficializzazione della consegna formale del riconoscimento di inclusione di Lucignano nel prestigioso Club “I Borghi più belli d’Italia”. Si tratta di un passaggio di grande valore nel lungo percorso di valorizzazione del paese della Maggiolata intrapreso da alcuni decenni dalle Amministrazioni che hanno governato il Comune e che ha portato ad una serie impressionante di successi e attestati di benemerenza, come la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano o la altrettanto importante Giornata del FAI, che ha beneficiato di significativi passaggi esclusivi sulle reti RAI.
Si può dunque parlare di una data storica per l’intera comunità lucignanese, che si è unita come non mai nel momento della ulteriore consacrazione del fascino del proprio territorio .
Roberta Casini, Sindaco di Lucignano, non ha mancato nel suo intervento all’interno della Sala Consiliare al cospetto di un pubblico numerosissimo di ribadire la forte condivisione che ha caratterizzato il laborioso iter per il conseguimento di questa meritoria denominazione. L’intero consiglio comunale, unitamente alle tante associazioni locali, la stessa popolazione, tutti insomma sono stati soggetti attivi ed impegnati per raggiungere questo ambitissimo traguardo. E lo stesso Sindaco, esprimendo tutta la soddisfazione per l’ottimo lavoro fatto, ha molto opportunamente riconosciuto che l’inclusione nel Club “I Borghi più belli d’Italia” è il giusto coronamento di un’opera molto efficace, perseguita con tenacia e lungimiranza dalla Amministrazione Comunale di Lucignano, finalizzata alla salvaguardia e alla promozione dei valori identitari del proprio territorio. L’apprezzamento della stessa Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, avvenuto a seguito di stringenti verifiche, ha tenuto conto in effetti di una serie di fattori che possiamo schematicamente riassumere così: la bellezza del luogo; la sua vivibilità; i sistemi di accoglienza e di ospitalità. Su questi aspetti per così dire determinanti Lucignano ha ufficialmente giocato le sue carte per ottenere questo riconoscimento. Evidentemente, non si trattava di carte truccate ma di preziosi elementi e di autentici jolly che rendono questo antico paese un luogo di magico splendore, universalmente riconosciuto.
Nel giorno della festa ci pare peraltro giusto affermare ancora una volta una linea operativa fatta di tante buone pratiche amministrative che nel corso degli ultimi decenni ha creato le condizioni per un risultato così importante. Come taluni cittadini lucignanesi ricordavano durante la cerimonia ufficiale, appare doveroso citare momenti fondamentali di questo processo di sostegno e valorizzazione del paese: dalla acquisizione del Bosco Inglese (primi anni ’70), alla riapertura del Museo Comunale e della Chiesa di S. Francesco (metà anni ’80), passando poi ad operazioni di patrimonializzazione di altri siti di prestigio (Porta Murata, Fortezze Medicee, Teatro Rosini) databili intorno alla fine del decennio 1980/1990 e ai relativi interventi di restauro, avviati nei periodi immediatamente successivi e ancora non del tutto conclusi. Questi sono alcuni dei passaggi cruciali di scelte lungimiranti che hanno permesso di recuperare angoli di particolare pregio di questo antico paese e che oggi sono di fatto fruibili non solo dai residenti ma anche dai tanti turisti che annualmente visitano o dimorano a Lucignano.
Inoltre, proprio sulla forte spinta emotiva del titolo assegnato a Lucignano, l’ambìto riconoscimento necessiterà nell’immediato futuro di ulteriori riscontri sul piano delle scelte politico-amministrative. Il borgo lucignanese dovrà essere un luogo fortemente vissuto, soprattutto per le nuove generazioni che vi potranno realizzare progetti credibili di vita comune, dando una dimensione ancora più coerente ad un luogo che non sarà solo una sorta di museo a cielo aperto ma un luogo nel quale sia possibile realizzare forme di esistenza coerenti e programmi di sviluppo assolutamente sostenibili. Pensiamo a questo proposito ad azioni finalizzate alla creazione di spazi per attività commerciali e artigianali all’interno del centro storico, legate alla riconosciuta qualità della migliore produzione autoctona. Ma potremmo riferirci anche a scelte che favoriscano il ritorno di nuclei familiari dentro le mura, così da ripopolare zone del paese oggi scarsamente o non più abitate e dare loro una nuova linfa vitale. Tutto ciò – s’intende – nel pieno rispetto dei caratteri fondativi di un paese che ha una storia e una identità sedimentate nel tempo.
E’ anche su questo aspetto pertanto che si gioca la grande scommessa sul futuro di Lucignano.
L’intelligenza e l’abilità sin qui dimostrate da Roberta Casini e dalla sua Amministrazione (capaci di coinvolgere altre Istituzioni e di avviare processi integrati con gli stessi Comuni del comprensorio chianino aretino e senese) costituiscono – a dire il vero – un solido punto di partenza per i futuri scenari di un paese che da oggi con legittimo orgoglio si vanta di essere tra “I Borghi più belli d’Italia”.
Guido Perugini
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