È noto a tutti che fin dal 1991 lo Stadio “E. Faralli” presentava l’inagibilità della gradinata superiore. Recentemente, poi, è stata anche riscontrata la stessa mancanza dei requisiti necessari per lo svolgimento di attività di pubblico spettacolo sia dalla Prefettura di Arezzo che dagli stessi Vigili del Fuoco oltre alla mancata conformità edilizia dei locali posti sotto la tribuna superiore. Risultava, quindi, non più procrastinabile un intervento strutturale per la messa in sicurezza dell’impianto sportivo. E’ stato, quindi, provvidenziale sia il contributo a fondo perduto della Regione Toscana che il finanziamento concesso dal Credito Sportivo per la realizzazione dell’intervento che è tuttora in atto.
Allo stato attuale, dopo la demolizione della gradinata superiore e dei locali sottostanti e viste le difficoltà riscontrate con l’impresa che si è aggiudicata i lavori, deve essere ancora realizzata la tribuna coperta con i locali adiacenti. E’ invece in fase di ultimazione il campetto in sintetico che sorge ai margini del campo di calcio lato Pieve di Chio.
Nonostante le difficoltà fin qui enunciate, da domenica prossima, 27 gennaio, sarà possibile riaprire i cancelli dello stadio “E. Faralli” grazie alla posa in opera di una tribuna in ferro che dal lato impianto Tennis Club consentirà di assistere alle partite da un versante inedito vista anche la vicinanza al rettangolo di gioco.
Ritengo che quando saranno completati i lavori dello stadio, del campetto in sintetico e dei due nuovi campi da tennis l’area sportiva in questione denominata “Fontesecca”, che comprende anche il palazzetto dello sport “F. Meoni” e l’impianto natatorio, si presenta come un centro di primissimo ordine in grado di rispondere alle richieste dei giovani e delle società sportive che necessitano di una struttura per potersi allenare.