Un piccolo borgo nel cuore della Toscana che ha accolto più di 18.000 fan da tutta Italia per 5 serate e 16 appuntamenti live con musicisti internazionali: questo il bilancio, in numeri, della 22/esima edizione di Live Rock Festival di Acquaviva (SI), la più eclettica di sempre. Un successo per i 200 volontari del Collettivo Piranha, associazione che ha ideato e organizzato la rassegna.
La cinque giorni di Acquaviva si candida ancora una volta tra le manifestazioni musicali più green di Italia, con una percentuale di raccolta differenziata certificata da Legambiente sopra al 95%.
Grande soddisfazione per gli organizzatori: “Rispetto alle precedenti, questa è un’edizione da record – afferma il presidente del Collettivo Piranha, Andrea Mezzanotte – sia in termini di presenze, sia per quanto riguarda la fruizione agli stand enogastronomici. Una risposta simile testimonia un’attenzione particolare e un entusiasmo significativo da parte del nostro pubblico, ma non solo. Abbiamo accolto, infatti, numerosi gruppi di fan provenienti da tutta Italia, ad esempio per Yungblud, per Myss Keta o per gli A Place To Bury Strangers. Questo ci conferma che stiamo facendo un buon lavoro e ci spinge a voler fare ancora meglio”.
Una scommessa vinta, che ha portato sul palco dei Giardini Ex Fierale di Acquaviva un cast composito e non banale: dalla storica reunion dei Pere Ubu, per la prima volta in Italia dopo il ritorno di Tony Maimone, all’unica data italiana di The Bloody Beetroots; dall’esordio di Yungblud, next big thing della musica d’Oltremanica, per la prima volta su di un palco italiano, al muro sonico degli Shame, giovani promesse post-punk londinesi. E ancora, Akua Naru, con un live profondo, capace di scuotere gli animi, Myss Keta, accolta da fan con il volto mascherato in suo onore, il pubblico scatenato dei Ros.
Ottimi anche i risultati registrati dalla cucina, che ha proposto un menù ricco, incentrato sulle specialità toscane, anche in versione vegetariana o senza glutine, rielaborate dalla fantasia dei giovani chef in cucina.
Appuntamento nel 2019 con l’edizione numero 23 della rassegna senese, tra musica, buona cucina e attenzione per l’ambiente.
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