Nel solco di una linea culturale di grande interesse, già felicemente sperimentata con il recente omaggio a Severini, l’Amministrazione Comunale di Lucignano propone una nuova occasione per conoscere ed apprezzare la grande pittura italiana contemporanea. Lo fa attraverso una mostra che Franco Fedeli, poliedrico artista aretino di riconosciuta straordinaria rilevanza nel panorama italiano e internazionale, ha inteso allestire all’interno del Palazzo Pretorio, anzi, per meglio dire, nel suo punto deputato ad esaltare vieppiù le molteplici forme creative di cui Lucignano conserva tracce inconfutabili: il Museo Civico
Qui, alle 17 di sabato 11 giugno, viene inaugurata la mostra di Fedeli, dal titolo emblematico: “L’infinito”. Si tratta di una esposizione di notevole valore e di indubbio interesse, dal momento che ripercorre in maniera estremamente esaustiva la lunga, complessa attività di Franco Fedeli, interprete originale e allo stesso tempo fecondo esponente di quella “pittura colta”, che per anni lo ha visto assoluto protagonista della scena italiana.
Fedeli, in realtà, è partito dalla pittura per approdare – attraverso un percorso lungo e articolato – a nuovi moduli espressivi, come la scultura, la poesia o la fotografia. I risultati ottenuti da questo straordinario artista sono sicuramente individuabili nella ecletticità della sua opera, contrassegnata da sculture lignee, labirinti di pietra, tele e pitture murali senza trascurare i tentativi – peraltro riusciti – di sperimentazioni poetiche che sembrano richiamare la migliore tradizione surrealista francese. In realtà, Fedeli ha senza alcun dubbio avvertito l’influenza delle nuove tendenze d’Oltralpe, anche in ragione di frequenti contatti e soggiorni con il mondo artistico parigino.
La mostra di Lucignano intende quindi segnalare la vicenda creativa di Fedeli, partendo dall’autoritratto degli anni ’90 e giungendo alle opere realizzate negli ultimi anni, fra le quali vanno citati gli splendidi arazzi in tela di canapa e l’ultimo lavoro da poco licenziato: un tappeto, realizzato durante un soggiorno in India e presentato in questa occasione in anteprima. Il tappeto sarà sistemato proprio davanti all’Albero d’Oro, la magnifica opera di oreficeria medievale che è ospitata nella Sala della Cancelleria del bellissimo Museo Comunale. Una sorta di accostamento di stili diversi, in un contesto di rara bellezza, che denuncia peraltro un comune linguaggio: l’arte, come espressione di una creatività che non conosce confini temporali, né limiti imposti da contesti culturali lontani se non diametralmente opposti. Potremmo persino azzardare una riflessione sul valore di questa mostra di Franco Fedeli. Nelle sale del Museo le opere antiche dialogheranno con quelle realizzate da questo artista contemporaneo, attraverso una sorta di itinerario ricco di emozioni e di autentiche sorprese. Avremo modo di ammirare l’opera di Fedeli nel suo dispiegarsi nel tempo, capirne e apprezzarne la multiforme modalità espressiva, fatta di pitture, sculture e disegni, che sottende un processo ardito e sostanzialmente riconoscibile di rilettura e interpretazione della grandiosa pittura di figura, legata alla lezione di El Greco e al Surrealismo.
La mostra vede il patrocinio del Comune di Lucignano e della Camera di Commercio di Arezzo e sarà aperta dal 12 giugno sino al 24 luglio, seguendo l’orario di apertura del Museo Civico. Alla inaugurazione interverranno – tra gli altri – il Sindaco Avvocato Roberta Casini e il Maestro Ruggero Savinio, figlio di Alberto e nipote di Giorgio De Chirico, che avrà il compito di illustrare al pubblico l’opera di Franco Fedeli. Ci sarà l’opportunità di assistere anche alla presentazione del Catalogo d’Artista, realizzato proprio per questa mostra. Al termine, un buffet offerto dai ristoranti di Lucignano, “Il Goccino”, “La Maggiolata” e “La Tavernetta”, con una novità che ben si abbina all’evento artistico: sarà possibile assaggiare il gusto-gelato creato giusto per Fedeli dalla nota gelateria “Sunflower” di Arezzo.
Guido Perugini