Si chiama “Occhi di Marrone” l’ultima fatica letteraria di Jacopo Maccioni, scrittore di notevole talento che riesce ancora una volta a sorprendere il lettore per la indubbia forza evocativa del suo lavoro e per l’evidente spessore di uno schema narrativo che finisce per dare a questo romanzo il valore di un’opera di straordinario respiro, di insospettabile lirismo.
Jacopo Maccioni torna dunque a calcare la scena con questo nuovo romanzo, che verrà presentato in anteprima a Lucignano, nella Sala Don Enrico Marini, sabato 27 gennaio alle ore 16.
Relatori due personaggi di autentico spessore: Renata Zucchetti e Claudio Santori.
A loro spetterà il compito di illustrare il libro di Maccioni, evidenziandone – con grande sagacia – l’impronta vigorosa di un percorso nel tempo scandito dalla tragedia di un’epoca (il Novecento) che anticipa e racchiude il dramma di una condizione umana fortemente segnata da fatti e situazioni che hanno segnato il destino di milioni di persone.
La guerra, il nazismo, i campi di concentramento, Auschwitz, la Shoah…. Un lungo percorso a ritroso, che l’autore descrive con uno stile personalissimo, di rara efficacia. L’opera è di fatto una sorta di affresco degli anni Quaranta e riesce ad individuare momenti di eccezionale tensione mescolando l’immane tragedia che colpì l’Europa e le storie di vita di quattro personaggi che sono frutto della fantasia di Maccioni.
Ne scaturisce quindi un racconto avvincente e allo stesso tempo capace di offrire molti spunti di riflessione.
Soprattutto se intendiamo rileggere le vicende descritte alla luce della complessa realtà politica attuale.
Un libro davvero suggestivo “Occhi di Marrone”, che ancora una volta rende giustizia ad una sapienza narrativa divenuta più che mai l’identità di questo scrittore giunto davvero alla sua piena maturità espressiva.
Guido Perugini