Il Centro d’Arte Minerva in collaborazione con il comune di Cortona e l’Associazione Gotama, realizzano presso la Fortezza Medicea Girifalco la IX edizione della mostra d’Arte Contemporanea “COLORI IN FORTEZZA” a cura di Luciano Lepri. Sarà presente l’esposizione di Dario Ballantini dal titolo “Identità Artefatte”. Espongono inoltre: Mirna Bisulli – Anna Cerrone – Davide Dattola – Fiorenzo Mascagna – Adelmo Panci e il gruppo dei Cromatisti: Paolo Bondoni – Gabriele Guerra – Uberto Lunedei – Luciano Maroncelli.
Inizio mostra: sabato 10 settembre 2011- ore 17.00. Durata della Mostra: 10 settembre – 10 ottobre 2011. Orario: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 18.00
Ingresso Gratuito
Testo critico:
Ancora una volta sono i colori, le armonie, la luce, le forme delle, e nelle, opere di dieci importanti artisti di diversa provenienza, formazione e poetica ad illuminare le sale della Fortezza Girifalco che così bene si armonizzano con i lavori dell’ arte contemporanea da far immaginare che l’ architetto progettatore ne abbia intuito la potenzialità di essere contesto unico e formidabile per gli artisti che cinquecento anni dopo la sua edificazione in essa avessero esposto i loro lavori legati alla contemporaneità ma così vibranti di colori, di pigmenti, di sfumature e toni da ridare ogni volta, nuova vita a queste secolari pietre.
DARIO BALLANTINI
Si dimostra sempre più artista di talento, il nostro pittore livornese, che nelle sue opere riesce a riversare tutto il suo mondo più intimo e personale, tutte le sue ansie, le sue fatiche ma anche i suoi sogni, i suoi desideri, le sue meraviglie.
E’ una pittura di grande dinamismo, di movimento, quasi un vorticare di segni, colori linee, una sorta di caos primordiale dove però è facile leggere riferimenti e richiami, ascendenze e paternità, tendenze e gusti personali; ma fondamentalmente è una pittura molto individuale e personale, di piena e certa riconoscibilità dove la forza del segno, l’intensità del colore, la pregnante valenza tonale e la notevole capacità organizzativa e strutturale della tela sono una sorta di elementi traghettatori verso i complessi lidi della fantasia, verso gli inimmaginabili confini del sogno, presso le nascoste, segrete, anse di profondità nascoste e perse nella memoria del tempo. E’ un vivere la quotidianità la pittura di Ballantini, è un rileggere il passato più prossimo, è una finestra aperta sul domani, sul futuro, è uno scavare negli abissi dell’uomo, il tutto con una felice vena narrativa che l’innata ironia, la personale sensibilità, il senso del colore e della forma rendono immediatamente leggibili, pur nella loro complessità, nella loro intensa profondità, nella loro forza descrittiva, nella loro tesa e tersa poetica.
MIRNA BISULLI
Non finisce più di stupire la pittrice cesenate il cui fantastico mondo dei sogni e dell’ immaginario non conosce limiti, al punto che ogni sua opera diviene un traghetto verso quel mondo dell’inconscio e della spiritualità cui essa si sente attratta ed affascinata e del quale si serve per lanciarci messaggi, simbolicamente inviati alla nostra esistenza quotidiana per scuoterla, svegliarla e darle, finalmente un senso.
Sono segni, colori e simbologie come bloccate nel tempo e nello spazio, così come sono immersi in una dimensione ovattata capace di ricevere gli afflati del cuore e della mente.
ANNA CERRONE
E’ una pittura, quella dell’ artista campana ma da anni residente in Umbria, che si presenta di grande sensibilità, mossa come è nella forma, carica di dinamismo, anche cromatico, ricco di suggestioni tonali e anche di atmosfere, così che riesce ad interpretare un realismo, che non è quello fotografico e patinato, ma che risulta, invece permeato da un buon e sano sentimento che si nutre di una convinta forza evocatrice, di una costruzione pregnata dalla luce e di un colore carico di tensione e poesia, offrendo in buona sostanza, all’ osservatore soggetti sempre avvolti in una suadente atmosfera dominata dal gusto, tutto femminile, per la descrizione.
DAVIDE DATTOLA
Pittore di sicuro interesse l’ artista bresciano è autore di una pittura che pare andare oltre i confini del reale per approdare sugli sconfinati territori del sogno, ora vissuto come incubo, ora vissuto come incanto; c’è nei suoi lavori una razionalità progettuale che scavando nella memoria, ma anche nel quotidiano, ne ricava sensazioni ed emozioni; equilibrio compositivo e senso, ora lirico, ora drammatico sembrano essere le componenti fondamentali del suo fare arte, con la quale riesce a dare corpo, sostanza e visibilità ad una umanità ferita, lacerata e disperata, creando, anche, uno straziato gioco illusionistico teso fra l ‘essere ed il sembrare, tra la realtà e la finzione.
FIORENZO MASCAGNA
E’ un’ arte libera da convenzioni linguistiche quella proposta dall’artista viterbese dove pare evidente una ricerca tesa tra il razionale e il surreale, nonché il desiderio di far emergere emozioni visive e stati d’animo facenti parte del proprio essere: c’è nei suoi lavori una sorta di energia, un fremito che muove e assembla le forme sino a renderle reali, coinvolgenti, dirette, pur dando la sensazione di vivere di fluttuare in una dimensione irreale pervasa di silenzi e di quiete; eppure, in questi lavori, c’è un sincero intento narrativo legato e non disgiunto alla sintesi e alla forza che acquista l’immediatezza dell’immagine, la delicatezza dei toni, la grazia e il garbo compositivi.
ADELMO PANCI
Potremmo definire il bravissimo pittore aretino un pittore “sui generis” perché alla espressione di una pittura propria e personale, preferisce presentarsi come un grande copista di capolavori della pittura europea che va dal XV al XVIII secolo e questo non per far apprezzare la sua eccellente mano, e la sua straordinaria tecnica, che rendono difficile a volte il distinguere l’originale dalla copia, quanto per immergersi nello spirito, nella sensibilità, nelle problematiche di quei Maestri, per, magari, metterne in risalto aspetti, significati, particolari, situazioni che nell’ originale possono essere sfuggiti ad un occhio distratto, ma non di certo al suo occhio che come un bisturi si addentra nei segreti e nell’ intimo dei grandi capolavori della pittura.
I CROMATISTI
Paolo Bondoni
Guerra delle Fragole
Uberto Lunedei
Luciano Maroncelli
L’interessante gruppo di pittori che si riunisce sotto questa denominazione – significativo di come l’ arte sia sempre viva e vitale alla continua ricerca di nuove idee e proposizioni – si caratterizza per un fare arte dove sia la ragione, più che il sentimento, a farsi portatore di linguaggi, cromie, segni, rappresentazioni che vanno dal percorso interessante ed inquietante nella sua visione metafisica di Paolo Bondoni, a Guerra delle Fragole, nelle cui opere pare di ravvisare un intento espressionista ricco di riferimenti simbolici dal vago sapore surreale, a Uberto Lunedei che amalgama l’ immaginario con la realtà in un continuo rimando di riferimenti culturali, per chiudere con Luciano Maroncelli che nel gioioso gioco cromatico reinventa il mondo in maniera lirica e coinvolgente.
Info: 349 8168259 – bertoni.jeanluc@tiscali.it
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