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L’Ariosto Furioso: in scena il laboratorio teatrale dell’Istituto Scolastico Signorelli

L’Istituto d’istruzione superiore Signorelli ha avviato in questo anno scolastico un laboratorio teatrale, che ha visto l’attiva e impegnata partecipazione di 14 studenti dei vari indirizzi di studio sotto la guida delle docenti Giuliana Pesca e Serena Domenici. Il percorso si è concluso con una performance, in cui il nostro Istituto ha recitato con grande successo, il 29 maggio nell’ambito della rassegna “Messaggi” della Rete teatrale aretina, che ogni anno mette in scena sul palcoscenico del teatro Pietro Aretino di Arezzo i lavori degli allievi di tutta la provincia.

Giovedì 5 giugno sono previste tre repliche nel teatrino di Palazzo Vagnotti alle 10 e alle 11 per gli studenti e gli insegnanti, mentre la sera alle 21.15 avrà luogo l’ultima rappresentazione in programma, aperta a tutti con ingresso gratuito.

Lo spettacolo, dal titolo L’Ariosto furioso, è una rivisitazione parodistica dell’Orlando furioso; al centro della scena c’è l’autore in persona, Ludovico Ariosto, alle prese con una moglie protofemminista e criticona e con i personaggi del suo celebre poema, che proprio non ne vogliono sapere di piegarsi alla sua fantasia. Il tutto sullo sfondo di una selva che è un po’ l’incrocio di ogni avventura e dei molteplici episodi e percorsi che questa varia e strampalata umanità attraversa. Non manca qualche intermezzo musicale, fra classico e rap, a fare da sottofondo alla vicenda.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti
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