Solo qualche giorno fa si è tenuta a Roma la tre giorni di salute, sport e benessere nel nome della lotta ai tumori del seno. Negli anni lo sport è diventato il veicolo per sostenere la battaglia contro il tumore al seno perché, come si dice, parlarne è importante proprio per esorcizzare la malattia.
Deve aver pensato proprio questo, Simona Cacioli, in forza alla polizia municipale di Castiglion Fiorentino che al termine della malattia ha messo nero su bianco il suo percorso. Lo ha fatto scrivendo una favola, perché, come lei stessa spiega, “mi ha permesso di raccontarmi a mio figlio, di dirgli con una storia semplice, semplice, come semplici e puri sono i bambini, che quando lotti con un drago spesso succede che ti sbatta a terra a zampate, che ti faccia scricchiolare le ossa e che ti strappi i capelli a ciocche”. Mio San, è la protagonista del racconto, non solo ce l’ha fatta, ma ha avuto la forza di raccontare il suo viaggio e d’infondere fiducia e forza in chi, in queste ore, deve affrontare il suo stesso percorso. “Ho accettato il viaggio che la vita mi aveva riservato, ma l’ho accettato non con rassegnazione, ma con la consapevolezza di non darmi per vinta e di camminare fino alla fine. Ho trasformato quei giorni di pioggia, anzi di pura tempesta, in giorni di sereno e di sole. Ho trasformato il dolore in forza per reagire, ancor prima della fine della battaglia, ancor prima di sapere se ce l’avrei fatta o meno. Ho tirato fuori una grinta da far invidia al re della foresta perché quando capisci quanto è sottile il filo che separa la vita dalla morte non ti lasci andare” dichiara Simona. “L’iniziativa del nostro vigile fa riflettere e ci fa capire quanto sia importante la condivisione. Quando si parla delle malattie e della sofferenza occorre sempre molto pudore. Penso che Simona abbia trovato un modo semplice ed efficace per parlare della malattia aiutando sia chi la vive sulla propria persona che le famiglie che affrontano questo delicato periodo” conclude il sindaco Mario Agnelli.
“La principessa MIO SAN” è diventato un libretto ed è possibile reperirlo presso l’Associazione Calcit, in piazza San Jacopo, ad Arezzo. Con il ricavato della donazione si contribuirà al pagamento della tecnologia tomosintesi, già presente al centro di senologia dell’opedale San Donato di Arezzo, che permetterà una maggiore accuratezza nella diagnosi precoce del tumore al seno.