E’ partita alla volta di Firenze la “Maternità” di Gino Severini per partecipare ad un importante progetto scientifico dedicato al grande maestro del Novecento.
Dall’11 luglio fino al 10 ottobre il bellissimo quadro del noto pittore cortonese gelosamente custodito dal MAEC, sarà protagonista della mostra intitolata “Solo Gino Severini” in programma al Museo del Novecento di piazza Santa Maria Novella a Firenze.
“Non può esserci una mostra su Severini senza la nostra Maternità”, commenta il presidente del MAEC Albano Ricci. “Rappresenta tutta la forza, la tensione, la ricerca artistica e la delicatezza umana. Severini ha attraversato con genio e visione il novecento, le avanguardie, gli stili, le tecniche. La Maternità appartiene alla corrente dei capolavori”.
La Maternità del Severini è un’opera emblematica della carriera di Severini, che risale al 1916 che condivide quel particolare stile “classico” che sperimentò dopo la stagione futurista, e che diventò una delle cifre più riconosciute e importanti del suo linguaggio artistico.
In occasione del prestito il MAEC ha colto l’opportunità di compiere uno studio scientifico sull’opera. Il dottor Marco Raffaelli fisico del CNR – Istituto Nazionale di Ottica di Firenze, insieme al professore Mattia Patti del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa hanno compiuto un’indagine ad ampio spettro sulla tela per indagare le materie utilizzate per la realizzazione del quadro e vedere ciò che a occhio nudo non è possibile apprezzare, come eventuali ritocchi fatti negli anni successivi alla realizzazione e, soprattutto, il disegno preparatorio che si cela sotto al dipinto.
Sono state utilizzate tecniche all’avanguardia come la scansione riflettografica multispettrale, la fotografia in luce diffusa ad altissima risoluzione del fronte e del retro del dipinto, la fotografia in luce radente ad altissima risoluzione del fronte del dipinto e la fotografia in fluorescenza UV del fronte del dipinto.
I dati raccolti saranno oggetto di studio da parte dell’Università di Pisa.
Dopo l’esposizione fiorentina la Maternità di Severini partirà alla volta del Palazzo Ducale di Genova, per un’altra mostra intitolata “L’arte dell’incertezza. Arte in Italia negli anni venti” in programma dal 10 ottobre al 1 marzo 2019.
Nel frattempo proprio all’interno del museo MAEC vanno avanti i lavori per dare nuova vita alle sale che ospitano le opere dello stesso Severini, oltre che l’ala egizia.
L’intervento fa parte di un finanziamento regionale che Cortona ha acquisito con il progetto “Gli Etruschi in Toscana: le città dell’Etruria” che consta di oltre un milione di euro. Al parco archeologico è in corso il completamento del recupero della tomba 1 del tumulo II per garantire la piena fruizione dell’area archeologica del Sodo e la realizzazione del parcheggio auto e camper.