A quasi cento anni esatti dalla disfatta di Caporetto che segnò la pagina più nota e più drammatica del primo conflitto mondiale, l’Associazione Foiano Quinto Cantiere in collaborazione con il Comune di Foiano della Chiana e con l’Istituto Omnicomprensivo “G. Marcelli”, presenta una proposta culturale interessante che intende trattare quel tema storico da un punto di vista del tutto originale.
“La Prima Guerra Mondiale vista dagli occhi dei soldati”, questo il titolo dell’iniziativa, si prefigge infatti il non facile compito di raccontare la tragedia militare uscendo dal contesto ordinario e dalla retorica dei libri di storia. Non solo dunque e non tanto l’elenco delle battaglie svoltesi nei molteplici scenari di guerra sparsi in gran parte del mondo oppure l’analisi delle cause dirette e indirette del conflitto o anche il freddo e orribile calcolo dei milioni di morti e feriti causati dalla follia bellica. No, stavolta i relatori cercheranno di penetrare la dolorosa esperienza di quei ragazzi, spesso giovanissimi, che, strappati ai loro affetti, alle loro case e alle occupazioni quotidiane, si videro improvvisamente catapultare dentro una guerra sporca fatta di trincee, di assalti all’arma bianca, dei primi carri armati, delle armi chimiche e anche delle malattie che li falcidiarono come e forse di più di tutto il resto.
Proprio su quest’ultimo aspetto si concentrerà l’intervento principale affidato al Dr. Marcello Caremani, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni e che dalle nostre parti è conosciuto, oltre che per i suoi studi, le sue docenze e le sue molteplici specializzazioni, per essere stato fino al 2013 Direttore della UO di Malattie Infettive e SA di Ematologia della ASL 8 di Arezzo, nonché Direttore del Dipartimento di Medicina Specialistica.
La prolusione del Dr. Caremani sarà preceduta dai saluti istituzionali del Sindaco Francesco Sonnati e della Dirigente Scolastica Anna Bernardini, quindi seguirà un intermezzo musicale curato con la consueta perizia dall’Associazione Effetti Sonori e un intervento emotivamente toccante del prof. Sauro Tavernesi dal titolo “Il leone morente”.
Insomma, sabato 13 maggio alle ore 10.30 presso la Sala Riunioni dell’Istituto Omnicomprensivo “G. Marcelli”, chi vorrà intervenire potrà effettuare un vero e proprio tuffo in un passato tragico e colmo di sofferenze che ha ancora molto da dire e da insegnare, soprattutto ai nostri giovani contemporanei che avranno l’occasione di confrontarsi con quei loro sfortunati coetanei dei primi del Novecento che dettero il sangue per difendere una patria che non sempre li ripagò con la giusta moneta.
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