Si chiama “Mare di Mezzo” ed è stata realizzata da Giulio Vecchini, giovane liutaio cortonese, utilizzando legname di un barcone con il quale migranti africani hanno raggiunto le coste siciliane. Dopo essere stata presentata nel corso della trasmissione televisiva “Gazebo” (ne avevamo parlato in questo articolo) la sei corde è stata la protagonista assoluta del “World Refugee Day“, la manifestazione musicale andata in scena a Firenze al Parco delle Cascine in concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato
La creazione di Giulio Vecchini ha fatto da sfondo al manifesto della manifestazione ed è stata utilizzata sul palco della rassegna a cui hanno preso parte molti artisti italiani fra cui Elisa, Enrico Ruggeri, Bandabardò, Brunoris Sas, Piero Pelù
Qui sotto l’intervista a Giulio Vecchini, tratta dal sito di Repubblica, in cui l’autore spiega il “concept”
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