Nel giorno della scomparsa di Pietro Ingrao, a cui già dedicammo un articolo nel giorno del suo 100esimo compleanno, traguardo che aveva raggiunto qualche mese fa, il pensiero di chi è cortonese (ma non solo) corre inevitabilmente a quel Marzo 1988 in cui il leader del PCI fu nella città Etrusca per due iniziative: prima un convegno tenuto al Teatro Signorelli, poi (il giorno successivo) per l’edizione speciale della Marcia della Pace che si snodò da Camucia a Cortona
Nella foto del convegno riconosciamo, oltre a Ingrao e a Diego Novelli (che fu deputato, parlamentare europeo e Sindaco di Torino) l’allora Sindaco cortonese Italo Monacchini e anche il nostro caro Valter Lupetti con l’alta uniforme del corpo dei Vigili Urbani, visibilmente emozionato per il fatto di trovarsi vicino a quello che con grande orgoglio ha sempre definito il suo “padre politico”
Nella foto sotto, invece, potete vedere la vera ‘marea umana’ del corteo del giorno successivo
Alla tristezza per la perdita di una figura così importante nella storia politica italiana, un grande esempio per chiunque si avvicini alla politica, si combina così la soddisfazione di averlo avuto a Cortona, in anni durante i quali furono moltissime le personalità di caratura internazionale che fecero visita alla città (il Presidente francese Mitterrand, il leader della ‘primavera di Praga’ Dubcek e molti altri).
Un ricordo che inorgoglisce
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Molto ci ha lasciato Pietro Ingrao e ben lo sappiamo tutti, che condividessimo o no le sue idee, ma un grande regalo ho percepito quando ho saputo della sua morte, rispetto al dubbio che prima o poi tutti assale su quel che di noi rimane nel mondo "dopo": la certezza che se dedichi la tua vita anche al bene degli altri, battendoti per la giustizia e l'eguaglianza, oltre che al tuo, il tuo fantasma permane nella vita; grazie Pietro.
Ebbi l'onore anch'io di stringere la mano a Pietro Ingrao da consigliere comunale del PSI, in quell'occasione e ricordo il suo impegno sul tema della pace, tema nel quale era molto impegnato l'allora Sindaco e amico Italo Monacchini a cui va il merito di aver portato a Cortona figure illustri come lui. Scompare con Ingrao una delle figure più importanti della sinistra italiana, un pacifista convinto ed un convinto sostenitore del " Socialismo dal volto umano " e che insieme a Sandro Pertini rimane nella storia della sinistra italiana e internazionale. Mi faccio però una domanda, ma il pensiero politico e di buon senso che ci veniva trasmesso da figure come Ingrao, Pertini e Langer, è ancora valido ? Oppure rimangono foto sbiadite del passato, da mettere nel cassetto dei ricordi ? Riflettiamoci un po' !
Ciao Doriano, tu dici: " ma il pensiero politico e di buon senso che ci veniva trasmesso da figure come Ingrao, Pertini e Langer, è ancora valido ?".
Manzoni nel suo grande romanzo parlando della gestione della peste a Milano a un certo punto dice: "il buon senso dovette lasciare il campo al senso comune".
Questo è ciò che in altri termini si chiama populismo ed è quello che sta succedendo ora in Italia.
Bravo Giancarlo, giusta interpretazione del "buon senso" che diventa "senso comune" e che sfocia naturalmente nel populismo che può essere di qualunque colore. Ricorderai che ad un certo punto in Argentina il populismo di Peron, si snodò nel peronismo di sinistra, di centro e di destra...ma sempre populismo è. Penso come Te e pochi altri che invece la strada maestra è quella di parlare alla testa e al cuore delle persone e non alla pancia...eppure gli italiani un certo tipo di populismo lo hanno sperimentato nel ventennio, ma spesso dalla storia non si trae insegnamento! Vorrei però ricordare a tutti noi che a Cortona, come a Monte S.Savino, Arezzo ed altre realtà, abbiamo avuto amministratori bravi e capaci con la 5^ elementare, ma dove non arrivavano con la cultura e lo studio arrivavano con il "buon senso", quello che oggi manca.