Dopo l’incendio di martedì continua il monitoraggio presso la sede dell’azienda Raetech, nel Comune di Foiano della Chiana, lungo la SP327 in direzione Cesa. Una volta domato il rogo i Vigili del Fuoco hanno proseguito le operazioni di bonifica fronteggiando anche alcuni focolai che, nel corso delle ore successive, avevano ripreso a bruciare.
Proseguono gli accertamenti per individuare l’esatta causa del rogo, anche se si esclude l’origine dolosa
Il capannone andato in fumo, con superficie di circa 1000mq, è adesso in sicurezza e in virtù della sua recente costruzione non presenta rischi per materiali pericolosi, quali ad esempio l’amianto molto diffuso invece negli stabili più vecchi (principalmente nelle coperture). Analogamente si esclude la possibilità che siano bruciati rifiuti pericolosi; la Reatech smaltisce materiali elettrici ed elettronici, ma stocca tali materiali in altra sede
Vero è, però, che la nube nera dell’incendio, diretta dal vento verso Foiano e allungatasi per molti chilometri, ha destato grosse preoccupazioni nella popolazione già scioccata dall’analogo episodio (ma di gravità maggiore) verificatosi alcuni mesi fa nella ex sede della Tab. A questo proposito accertamenti e verifiche di Usl e Arpat proseguono nell’ottica della massima sicurezza per i cittadini
Il Sindaco Sonnati ha ritirato nella giornata di ieri, dopo un ‘summit’ con le autorità competenti svoltosi a Camucia presso la sede Asl, la prima ordinanza emessa nelle ore immediatamente successive all’incendio, ma ha imposto il divieto cautelativo di raccolta di frutta e verdura in un raggio di 700 metri.
foto: Andrea Migliorati