A pochi minuti dalla mezzanotte è calato finalmente il sipario sulla Maggiolata edizione 79. Piazza delle Logge gremita come non mai ha atteso sino a tardi per conoscere il verdetto della Giuria presieduta da Adua Veroni Pavarotti, che è stato comunicato dal Presidente Massimo Casini. Il Grifo d’Oro, simbolo prestigioso della vittoria, va al Rione di Porta San Giusto.
Un tripudio enorme, con tanto di fuochi d’artificio, ha salutato l’esito di questa Festa che ha raggiunto quest’anno livelli di partecipazione mai toccati e ha riscontrato un gradimento altissimo da parte dei tanti ospiti italiani e stranieri che hanno assiepato le vie del centro storico lucignanese sino all’inverosimile.
L’ultima uscita della Maggiolata è stata in verità segnata da condizioni meteorologiche avverse, che nel corso del mattino hanno portato anche pioggia su Lucignano, tanto da sconsigliare la canonica sfilata del Corteo Storico e l’effettuazione della tradizionale staffetta tra le contrade. Per fortuna, con il passare delle ore la situazione è andata migliorando e un timido sole ha accompagnato l’uscita dei gruppi folcloristici e delle bande musicali che hanno fatto da cornice agli splendidi carri allegorici fioriti realizzati dai quattro Rioni della Maggiolata. Migliaia di spettatori hanno così preso parte a questa ultima kermesse, rendendo lo spettacolo ancora più avvincente.
La clamorosa sorpresa si è consumata nel corso del pomeriggio, quasi all’inizio della sfilata. Si è presentato alla Festa Vittorio Sgarbi, la cui sorprendente partecipazione è merito esclusivo di Roberta Casini, Sindaco di Lucignano. In effetti, il legame instaurato dall’Amministrazione Comunale con il grande critico d’arte nasce dalla collaborazione intrapresa in occasione della ultima edizione di Expo a Milano, nella quale – su precisa richiesta di Sgarbi – è stato presente il famoso Albero d’Oro, il reliquiario a forma d’albero che è quasi sicuramente l’opera d’arte più importante del bellissimo Museo Civico. Da allora, i rapporti con il celebre critico si sono fatti particolarmente stretti e hanno consentito alla Maggiolata di beneficiare della presenza di questo personaggio che ha di fatto catalizzato l’attenzione del pubblico e che non ha mancato di dare una lettura personale e certamente autorevole sui carri allegorici, quest’anno realizzati sulla scorta del tema comune prescelto: l’arte. Una sorta di ironia del destino ha quindi voluto che fosse proprio Sgarbi a prendere parte a questa edizione che si giocava su un argomento a lui così caro. E i suoi giudizi “in diretta” sono apparsi – come previsto – molto acuti e puntuali, segno di un’attenzione e di un esame accurato nei riguardi delle proposte realizzative dei 4 Rioni.
Alla fine, dopo un’attesa snervante all’interno di quella sorta di salotto buono di Lucignano che è Piazza delle Logge, è arrivato il verdetto finale con la proclamazione del carro vincitore.
Trionfa in questa edizione il Rione di Porta San Giusto con il carro intitolato: “Il Trovatore”, liberamente ispirato ad una serie di opere di Giorgio De Chirico, ovvero le “Muse Inquietanti”(rappresentate da due splendide ragazze), il “Trovatore” appunto (enigmatica figura che denuncia in maniera straordinaria la connotazione metafisica dell’autore) e in una lunga teoria di fughe prospettiche le celebri “Piazze d’Italia” rese appena un po’ luoghi di vita reale dalla presenza enigmatica di figure maschili e di una strepitosa vestale proprio nel retro, quasi a chiudere il segno riconosciuto della straordinaria lezione dell’artista greco.
E’ un successo fortemente voluto dal Rione nero bianco, che ha curato nei minimi dettagli la costruzione di un carro che sembra davvero anticipare soluzioni realizzative dalla forte impronta innovativa.
E’ un successo che premia il lavoro di un cantiere che ha saputo impostare molto bene prima le fasi progettuali e poi la complessa opera di rielaborazione della grande lezione di De Chirico.
Il merito di tutto questo va innanzi tutto al Presidente del Rione, Chiara Nocciolini, unitamente ai progettisti, gli architetti Stefano Cresti, Katia Petruzza e Luca Tedeschi, senza trascurare l’eccellente gioco di squadra dell’intero cantiere.
Cala dunque il sipario sulla Festa dei Fiori di Lucignano. E mentre per le strade del centro storico lucignanese risuonano le voci di giubilo del popolo nero bianco, viene spontaneo chiedersi se una manifestazione come la Maggiolata possa – dopo l’incredibile successo di questa edizione – superare il livello raggiunto.
Avremo modo nei prossimi giorni di tornare di nuovo sull’argomento, attraverso la voce di tanti protagonisti.
Guido Perugini