Alzi la mano chi non è stufo delle storie di cronaca nera, come i casi di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio. Alzi la mano chi non desidera che i media e tutto il pubblico non lascino in pace, finalmente, le loro anime e i loro familiari. Un aretino, nato a Cortona e residente a Castiglion Fiorentino, ha appena finito di scrivere “Yara e Sarah le nostre vite rubate”, un romanzo che con estrema delicatezza tratta il dramma delle due ragazzine, “tradite dall’amore giovanile”. “Ho scritto il libro perché dentro avevo una grande rabbia” spiega Alessandro Castellani, autore dell’opera.
“La rabbia per i sogni infranti di Yara e Sarah. Ho cercato di donare alle loro famiglie la vita che non hanno potuto vivere”. Il libro si presenta sottoforma di doppio diario in cui l’io narrante personifica due ragazzine e si mette dal loro punto di vista ingenuo, cosa che il contesto di indagini, microfoni e telecamere si è sempre dimenticato di fare.
“A volte ci sono spunti di riflessione personale sul mondo mediatico che si accanisce sulle vittime di omicidi e che, per la ricerca spasmodica di share, non ha nessuno scrupolo. Io, al contrario, ci metto il cuore e provo a rendere alle due ragazze i sogni che avevano fino alla morte”. Il libro è già stato recensito dalla grafologa Candida Livatino, esperta di criminologia, ed è stato spedito alle famiglie di Yara e Sarah.
“Non so se l’hanno letto, ma mi è arrivata la ricevuta di ritorno. Prima di pubblicarlo, voglio assolutamente che lo leggano loro. Voglio regalare alle famiglie un attimo di felicità”. Il libro aspetta infatti un editore, anche se Castellani ha ricevuto già tante offerte, nello specifico sei. “Tutte case editrici piccole. Sinceramente questa volta punto a una casa editrice più importante. Vorrei fare il grande salto io, ma soprattutto penso che si meriti grande visibilità il contenuto”. La sua carriera di scrittore – anche se nella vita di tutti i giorni Alessandro è infermiere – è iniziata solo due anni fa e conta già due titoli pubblicati, “L’emozione di vivere” e “21 dicembre 2012: il ritorno del Messia”. Alle spalle una serie di esperienze nel mondo del volontariato e dell’aiuto per i soggetti più bisognosi. A chi si ispira la letteratura di Castellani? “A nessuno. Ho uno stile particolare, almeno stando a quanto mi dice chi mi ha letto”. La volontà di Castellani è fare carriera, ma è soprattutto regalare emozioni autentiche ai lettori. Tanto che Alessandro ha in cantiere tanti altri progetti, fra cui un altro libro che ha già il titolo (“L’ombra killer”) e un format televisivo sugli scrittori emergenti, che Alessandro vorrebbe proporre a La7, “una tv vera”.
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da un piccolo gesto d'amore puo' nascere l'infinito.....!!!Grazie per il bellissimo articolo!!!
CREDO CHE ALESSANDRO CASTELLANI SI MERITI UNA GRANDE CASA EDITRICE PERCHE' QUELLO CHE SCRIVE LO SCRIVE CON IL CUORE E NEL LEGGERE I SUOI LIBRI IL LETTORE NON PUO' CHE IMMEDESIMARSI.L'HO PROVATO IO NEL LEGGERE " L'EMOZIONE DI VIVERE " BELLISSIMA AUTOBIOGRAFIA CHE PER CERTI VERSI MI SONO IMMEDESIMATA NELL'AUTORE....HO CONOSCIUTO PERSONALMENTE ALESSANDRO CASTELLANI E LO REPUTO UNO SCRITTORE CHE MERITA DI ESSERE PRESO IN CONSIDERAZIONE DA CASE EDITRICI DI FAMA.....
Io non sono affatto stufo di sentir parlare di Sarah, anzi, voglio così bene a Sarah che l'ultima cosa che voglio è che sia dimenticata... Sarah è una stella che brilla sfavillante nel mio cielo e il mio amore per lei supera i confini del tempo... Non ritengo affatto che la sua anima vada "lasciata in pace" o cose di questo tipo... Questo concetto supertizioso e sedicentemente rispettoso verso una ragazza morta non mi appartiene... I miei sentimenti non sono di silenzio e di buio ma di gridare al mondo quanto le voglio bene e quanto lei sia diventata la mia luce, non sono affatto daccordo con questa visione della morte... Questa visione che nemmeno tiene conto della multidimensionalità e la ripetibilità della dimensione del tempo...
Ma a parte questa affermazione del mio sentimento, sono interessato a questo libro e lo voglio certamente leggere...