Un giorno che rimarrà impresso nella storia dei cuochi toscani quello che li ha visti protagonisti di una giornata ricca di emozioni straordinarie.
Il grande dono di un incontro unico realizzato, dopo una lunga attesa, il 2 maggio durante la consueta udienza del mercoledì.
Settanta cuochi provenienti da tutta la Toscana si sono riuniti in Piazza San Pietro carichi di fede ed emozioni indossando la loro divisa e portando a Roma la fierezza dell’appartenenza alla Federazione Italiana Cuochi.
Tra di loro una nutrita delegazioni di cuochi aderenti all’Associazione Cuochi di Arezzo che si è subito unita con slancio all’iniziativa promossa dal Presidente Regionale dei Cuochi Toscani Roberto Lodovichi.
“Siamo onorati del fatto che la Santa Sede abbia accolto la nostra richiesta di essere ammessi all’udienza del Santo Padre del mercoledì perché da tempo sentivamo il desidero di questo incontro tanto importante e significativo. Desidero ringraziare il Dott Domenico Giani comandante del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano, aretino come me e tanti degli chef presenti nell’occasione”.
Il gruppo dei cuochi toscani, dopo aver preso parte all’udienza, ha potuto godere di un momento tanto inatteso quanto gradito ovvero incontrare personalmente il Papa nella scalinata di San Pietro e con lui poter scattare alcune foto e scambiare qualche battuta.
Nell’emozione generale del fuori programma il Santo Padre ha dispensato sorrisi e parole accogliendo con gioia il piccolo cestino, contenente pasta e formaggio, offerto dal Presidente Lodovichi a nome dei Cuochi Toscani con il quale ha voluto simboleggiare una donazione di pasta fatta alla Santa Sede nei giorni scorsi da destinare ad opere pie. Papa Francesco ha dimostrato grande interesse anche nell’incontrare Gian Carlo Cliceri, Referente Regionale per la Toscana del Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federazione Italiana Cuochi e Presidente dell’Associazione Cuochi Valdarno, da sempre in prima linea nel sostegno del prossimo e reduce da numerosi campi in cui lui ed altri associati hanno prestato servizio anche in occasioni dei fenomeni sismici che hanno toccato il centro Italia.
Il Papa non si è sottratto neppure alla richiesta di un autografo sulla divisa di una giovane ed emozionata chef ed ha scherzato amabilmente con tutto il gruppo denotando cordialità ed ironia con gesti scherzosi come quando ha finto dolore alla mano dopo la stretta di una delle Lady Chef.
“L’umanità del Papa ci ha toccati e nei suoi gesti abbiamo ravvisato la forza di una persona di grande fede da seguire come esempio e guida. Mi piace ricordare l’apertura verso tutti e l’accoglienza che ha dimostrato nei nostri confronti anche quando una nostra associata di Cortona gli è corsa incontro per donargli del vinsanto e lui lo ha preso e, ritenendolo un dono prelibato, ne ha a sua volta voluto fare dono al suo predecessore Benedetto XVI ricordando anche il nome della struttura della ragazza.” racconta Gianluca Drago Presidente dei Cuochi Aretini.
La giornata si è conclusa con una gradevolissima visita guidata ai Giardini Vaticani che ha permesso agli chef toscani di apprezzare un panorama mozzafiato immersi nella bellezza di una natura primaverile dai colori vivaci scaldati da un pallido sole che fortunatamente ha graziato la permanenza del gruppo in Santa Sede.
L’onda lunga dell’emozione accompagnerà i cuochi aretini per molto tempo e diventerà parte della loro storia e di quella dell’Associazione legandosi indissolubilmente a questo Papa tanto umano e per questo così facile da amare.
Grazia Frappi