La Lavanda in Mostra alla sala esposizioni della Erboristeria Internazionali di Emanuela Fabianelli.
Racconto fotografico di Andrea Meacci su una giornata di lavoro in un campo di lavanda a Manciano .
In compagnia del burattino Scacciapensieri
del Fattore
del Lavoratore
e delle ospiti ed insetti.
E’ estremamente facile con una macchina fotografica raccontare i profumi ed i colori di una coltivazione di lavanda perche’ lo scenario e’ cosi’ predominante che qualunque risultato e’ armonioso e piacevole alla vista.
Non e’ altrettanto agevole e scontato inserire in modo sereno la storia di quello che rappresenta trascorrere un giorno in un campo di lavanda per poter testimoniare le emozioni e suggestioni dei suoi interpreti incominciando dal penalista Domenico Nucci per finire alle farfalle.
Devo dire che tra tutte le foto esposte una foto mi ha particolarmente colpito, la n. 8, per come attraverso la messa a fuoco di un unico fiore con una bianxa farfalla, abbia dato una profondita’ prospettica notevole e cromaticamente delicata.
Ritornando al tema di questa mostra prendo spunto da un commento del Sindaco Mario Agnelli in cui faceva notare come l’iniziativa di Manuela Fabianelli nel realizzare una piantagione di lavanda a servizio della sua erboristeria abbia anticipato i grandi investimenti fondiari nel comune di Castiglioni messi in atto da Aboca sulle erbe medicinali e che stanno gia’ ridisegnando le cromaticita’ dei campi della Fattoria Granducale di Montecchio.
Concordo che questa e’ una constatazione di cui un giorno spero che i castiglionesi ed i chianini dovranno essere riconoscenti a Emanuela Fabianelli ma aggiungo che non indifferente, se non direi essenziale, e’ stata la partecipazione alla coltivazione del penalista Domenico Nucci che da conosciuto esperto di orti e’ riuscito a convertirsi, tra un processo e l’altro, alla coltivazione di una pianta profumata e delicata come la lavanda in compagnia del pupazzo Scacciapensieri che lo assiste silenzioso ma efficace e benevolo sull’umore ed animo del lavoratore.
Per ultimo una menzione all’autore materiale di questa raccolta di scatti a tema, Andrea Meacci, un fotografo castiglionese non appariscente nel panorama fotografico locale per la sua tendenza a centinare gli scatti al pubblico con una cadenza dilatata e che mai, che io ricordi, si e’ espresso con una personale.
Di questo fotografo ho molto apprezzato le istantanee della mostra come in passato i mirabili scatti che hanno accompagnato le mie visite nel ventre della piu’ importante struttura di architettura industriale presente ad Arezzo che e’ l’Inceneritore di San Zeno.
L’auspicio che gli rivolgo e’ che come a San Zeno e’ riuscito a darmi la possibilita’ di far conoscere l’impianto ad un vasto pubblico spero che con gli scatti sul campo della lavanda riesca a far conoscere questa coltivazione ad altri coltivatori edcontribuire a regalare alla nostra chiana, oltre ai colori del girasole e delle vigne, anche una pennellata di provenza csi’ come mi sembra di interpretare nel titolo della mostra
Una mostra fotografica che sara’ visibile fino a tutto agosto e che spero con questa recensione di aver contribuito a stimolare la visita.
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