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I Beatles ispirati dal Laudario Cortonese? Lo racconta Franco Zeffirelli

Il regista Franco Zeffirelli, in una recente intervista con il giornalista Riccardo Lenzi de il settimanale L’Espresso, racconta un aneddoto molto particolare riguardante il Laudario di Cortona sul quale sarebbe indubbiamente interessante un maggiore approfondimento. Il Laudario, oggi custodito nella Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca in Palazzo Casali, è datato 1270 circa ed è la più antica collezione conosciuta di musica italiana in lingua volgare, nonché l’unica del XIII secolo.

Fra i primi ospiti della villa di Zeffirelli a Positano ci fu Leonard Bernstein, che già aveva frequentato negli anni Cinquanta alla Scala. A quei tempi il regista fiorentino stava lavorando a “Fratello Sole, Sorella Luna”, il film su San Francesco (girato nel 1971 e uscito nelle sale nel 1972) dove sarebbe stata molto importante la colonna sonora, ispirata appunto dal Laudario Cortonese.

«Coinvolsi subito Lenny (Bernstein), facendogli ascoltare una raccolta di musiche francescane, il “Laudario di Cortona”. Bernstein se ne innamorò e mi consigliò di invitare Leonard Cohen a creare una colonna sonora riproponendo le melodie delle laudi. Successivamente feci conoscere l’operazione a un delizioso artista folk, Donovan, che compose una splendida colonna sonora. Ne parlai anche con i Beatles, ai quali piacque la storia di san Francesco, quella di un giovane che si autoesclude dalla società e dalle sue ricchezze terrene per lodare e cantare Dio attraverso le sue creature. Gli feci conoscere il Laudario, lo cantammo insieme e ne furono entusiasti. Fu per loro costante fonte d’ispirazione».

(Brano tratto dall’intervista di Riccardo Lenzi al Maestro Franco Zeffirelli uscita nel periodo L’Espresso il 5 luglio 2013)

Come detto risulterebbe sicuramente interessante approfondire la questione, così da capire meglio quanti e quali artisti abbiano avuto contatto con il “Laudario” e come si sia arrivati alla realizzazione della colonna sonora. Ne risulterebbe inevitabilmente una forte valorizzazione del Laudario stesso. Evidentemente si è trattato di un parto “lungo” visto che il film è stato girato nel 1971, ma l’annuncio ufficiale dello scioglimento dei Beatles risale all’Aprile 1970

Redazione

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  • Quello che recentemente ha rivelato il grande Franco Zeffirelli e cioè che il nostro Laudario Cortonese sarebbe stato cantato e apprezzato dai Beatles è veramente una notizia formidabile. Se ci pensiamo bene però, c’è un filo che lega il prezioso Manoscritto Cortonese ai ragazzi di Liverpool, infatti possiamo considerare la lauda antenata della canzone popolare: animata da una musica semplice, suggestiva, lineare, facile da cantare, scritta per essere cantata da tutto il popolo e per di più inserita in una struttura testuale simile a quella della cosiddetta “ballata”, ritornello-strofa- ritornello.
    Certo il testo della lauda è di contenuto religioso, ma come ricorda spesso il prof. Nicola Caldarone, appassionato e attento studioso del laudario cortonese, le parole che vengono usate per cantare l’amore verso la Madre di Gesù sono le stesse che un innamorato usa nei confronti della propria donna: “altissima luce”, “dolce amore”, “amorosa …”
    Un argomento ed un confronto, quello suggerito dalle rivelazioni di Zeffirelli, che potrebbe offrire agli studiosi nuovi spunti per ulteriori approfondimenti e confronti.
    Un’ultima annotazione (amara!). L’ interessantissima intervista sull’Esperesso non ha però detto niente di nuovo rispetto all’uso disinvolto che Riz Ortolani ha fatto del Laudario prelevando spudoratamente numerose Laude diventate colonna sonora del bellissimo film di Franco Zeffirelli “Fratello Sole”.
    La maggior parte dei brani che sottolineano mirabilmente le scene del film, partitura musicale alla mano, sono identici alle nostre laude. Niente di male se solo avesse scritto nei titoli di coda anziché “musiche composte e dirette da Riz Ortolani” “musiche ispirate al Laudario Cortonese”. Ma così non è stato.

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