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Giulierini, gli intellettuali napoletani: “Annullamento della nomina grave danno alla città’

A conferma dell’ottimo lavoro svolto dal cortonese Paolo Giulierini e dell’apprezzamento che la realtà napoletana ha avuto nei suoi confronti nei mesi alla guida del MANN è arrivato in queste ore un documento firmato da molti intellettuali della città, fra i quali c’è anche il popolare regista Ferzan Ozpetek. I firmatari esprimono stima nei confronti del direttore del Museo Archeologico la cui nomina rientra fra quelle annullate ieri dalla sentenza del Tar della Lazio.

Nel documento si sottolinea il ‘grave danno per Napoli‘ derivante dall’annullamento della nomina di Giulierini.

 

Il testo della lettera:

Sebbene i tribunali amministrativi ci abbiano da tempo abituato a sentenze inaspettate, non di rado remote dal buon senso, i sottoscrittori di questo documento non intendono commentare l’ultimo pronunciamento del TAR del Lazio che ha annullato la nomina di Paolo Giulierini a direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La questione sulla quale si intende richiamare l’attenzione è un’altra. Ed è una questione eminentemente politica. Ha a che fare con il danno incalcolabile che questa decisione produce, con l’impatto deleterio sulla città (e sul momento felice che sta vivendo, proprio sul fronte del turismo culturale).

Nel breve periodo della sua direzione, Paolo Giulierini ha restituito il Museo a Napoli e Napoli al Museo. Non solo in termini quantitativi: i dati sull’ affluenza sono eloquenti. Ma soprattutto in termini di qualità del rapporto con il pubblico: un Museo come «dimora delle Muse», di tutte le Muse, aperto dunque all’ incontro con saperi e linguaggi altri dalle scienze dell’antichità intese stricto sensu e immune da qualsiasi sclerosi, burocratica e respingente. Con la sentenza del TAR, tutto questo è vanificato. Cancellato con un tratto di penna. I progetti avviati s’interrompono. Con quali esiti, è facile prevedere.

C’è poi un’altra questione, più generale. Concerne il profilo di un direttore di museo, le competenze che gli vengono richieste. Dirigere un museo – e in particolare uno come il MANN – non presuppone solo una cospicua bibliografia scientifica. Essenziale è il possesso di capacità di gestione e di progettazione. Altrettanto importante la capacità di interlocuzione con il contesto, con i portatori di interessi, più o meno organizzati, dei quali si compone lo spazio pubblico. Queste doti, Paolo Giulierini, le ha subito evidenziate: con risultati che solo la massima disonestà intellettuale, o la cecità degli ottusi, potrebbe negare.

Ma questa vicenda – tristissima sul piano individuale e collettivo – fa tornare alla mente parole amare di Leonardo Sciascia: «gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte». Giulierini, all’opposto, ha concepito l’antico come cosa viva. Come una cosa che, perché ci parli, deve essere nutrita «del nostro sangue». Delle domande profondamente radicate nel nostro presente. È un’immagine potentissima non di Nietzsche, come potrebbe supporsi, ma di un suo grande antagonista, Wilamowitz.

I burosauri, di cui l’amministrazione pubblica abbonda, sapranno mettere di nuovo a tacere l’antico. Restituire i marmi al loro mutismo. Alla loro monumentalità di cose sia morte sia mortifere.

Tuttavia, manifestare a Paolo Giulierini la gratitudine della città è un atto doveroso. Un atto di giustizia che nessun tribunale amministrativo può impedire. Alla gratitudine si associa la speranza che in tempi brevi la decisione possa essere rivista. Ne ha bisogno, e lo chiede, la città, confidando anche che la politica, locale e nazionale, sappia trovare risposte all’altezza.

I firmatari
Gennaro Carillo – Prof. Ordinario Storia Pensiero  Politico Università Suor Orsola Benicasa
Biagio de Giovanni – filosofo, già Rettore dell’Università Orientale
Isaia Sales – docente Università Suor Orsola Benincasa
Francesco De Sanctis – Accademico dei Lincei, già Rettore Suor Orsola Benincasa
Francesco de Cristofaro – Prof. ass. di Letteratura comparata, Università Federico II di Napoli
Padre Antonio Loffredo-  Parroco della Sanità
Gennaro Rispoli – direttore Museo arti sanitarie e storia della medicina – Primario chirurgia generale  Ascalesi
Antonella di Nocera –  produttrice cinematografica indipendente
Andrea Mormiroli – Presidente Cooperativa sociale Dedalus
Dino Falconio – Notaio e scrittore
Ulderico Pomarici – Prof. Ordinario filosofia del diritto Università della Campania L.Vanvitelli
Marinella Pomarici – Presidente associazione A voce alta
Patrizia Cotugno – Liceo Pimentel Fonseca
Rossana Valenti – Prof. Letteratura latina Università Federico II
Antonio Florio  – Direttore  Cappella Neapolitana
—–
Giulia Brodetti
Ciro Nesci
Luigi di Blasio
Alberto Maria Pellicciotti
Federico Maria Pellicciotti
Teresa di Matteo
Adriana Passione
Giuditta  Grosso
Raffaella Romano
Emira Armentano
Ida Crispino
Marianna Ferrara
Sossio Petrossi
Lucio Celot
Fabio Travaglini
Anna Milella

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