A prima vista può sembrare un semplice gesto di generosità; in realtà è una concreta dimostrazione di vicinanza verso chi ha sofferto la morte del proprio figlio.
La Fondazione Nicodemo Settembrini di Cortona ha donato un contributo in denaro in favore dell’associazione Glio.Ma, nata per ricordare la figura del giovane Marco Calicchia, scomparso nel marzo dello scorso anno per una grave malattia.
Marco aveva appena 25 anni ed era il figlio del luogotenente Claudio Calicchia, in servizio presso la compagnia dei carabinieri di Cortona.
«Era un ragazzo giovane, con tanta voglia di vivere, benvoluto da tutta la comunità cortonese», ricorda l’avvocato Nicodemo Settembrini, presidente della omonima fondazione. «Aveva seguito le orme del padre nell’arma dei carabinieri, facendosi apprezzare anche durante l’adempimento del suo dovere. Con questo gesto, vogliamo ricordare una persona cara e intendiamo essere accanto alla mamma Aurora, al padre Claudio e ai fratelli Claudia e Lorenzo».
L’associazione Glio.Ma ha come obiettivo quello di sostenere la ricerca scientifica nella cura del glioblastoma e di tutte le neoplasie cerebrali, in modo da offrire una speranza di guarigione alle persone da esso colpite.
Il nome Glio.Ma si ispira proprio alla tragica vicenda umana di Marco: la sigla unisce, infatti, le prime lettere del termine scientifico glioblastoma a quelle del nome di battesimo del giovane.
I genitori hanno ringraziato l’avvocato Settembrini per il gesto di generosità e per la tempestività con la quale si è prodigato per onorare la memoria del loro figlio scomparso.
Il contributo dato all’associazione Glio.Ma rientra nelle azioni di sostegno alla vita sociale cortonese che la fondazione Nicodemo Settembrini ha promosso fin dalla propria nascita, nel 2011.
Il suo statuto prevede, infatti, sia la promozione diretta delle attività culturali, tra le quali spicca il premio giornalistico Pietro Pancrazi, sia la condivisione delle principali iniziative, pubbliche e private, organizzate nel territorio.
«Appena superata la fase di emergenza sanitaria, riprenderemo regolarmente le nostre attività. Lo faremo secondo lo spirito della fondazione e grazie alla serie di conoscenze maturate durante questi anni», ha concluso il presidente Settembrini.