Il Comune di Foiano della Chiana ha ottenuto un finanziamento di 25.000 euro dalla regione Toscana per il progetto “Partecipiamo al Patto dei Sindaci” che fa parte di un più ampio progetto europeo denominato “Patto dei Sindaci” al quale hanno aderito sinora oltre 1600 comuni europei che si impegnano a perseguire l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nocivi (CO2) del 20% entro il 2020.
Il Progetto finanziato si propone lo scopo ambizioso di coinvolgere i cittadini foianesi per individuare strategie e azioni adeguate al raggiungimento dell’obiettivo. Per questo motivo l’Assessore all’Ambiente Stefano Loppi, come primo atto pubblico, ha invitato giovedì 21 luglio presso la Biblioteca comunale, le varie associazioni presenti nel territorio allo scopo di informare i loro rappresentanti sul progetto e i suoi obiettivi.
A seguito dell’interessante, anche un po’ animata, esposizione, i rappresentanti delle associazioni presenti all’appuntamento hanno confermato l’adesione al progetto che riguarderà essenzialmente nella diffusione del messaggio ambientalista ai propri associati, nella partecipazione alle riunioni programmate (probabilmente già dal prossimo settembre) per decidere quali azioni si ritiene prioritarie e, in particolare, nella raccolta di informazioni riguardanti i cittadini mediante la compilazione in forma anonima di un questionario che risulterà essere una vera e propria indagine statistica e conoscitiva delle abitudini e delle preferenze dei foianesi.
Il questionario, un piccolo censimento tutto locale, conterrà molte domande che riguarderanno: le caratteristiche dell’abitazione, l’impianto di riscaldamento e dell’acqua calda, l’alimentazione della cucina, gli apparecchi elettrici utilizzati, i consumi energetici, gli automezzi e i loro consumi, il lavoro e lo studio.
L’Associazione Foiano in Piazza ha aderito all’importante iniziativa.
Cos’é il Patto dei Sindaci?
Il Patto dei Sindaci (Convenant of Mayors) è un’iniziativa promossa dalla Commissione europea per coinvolgere attivamente le città europee nella strategia europea verso la sostenibilità energetica ed ambientale. L’iniziativa é stata lanciata dalla Commissione il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008).
Il Patto, al quale hanno aderito sinora oltre 1600 città tra cui 20 capitali europee e numerose città di paesi non membri dell’UE, con una mobilitazione di oltre 140 milioni di cittadini fornisce alle amministrazioni locali l’opportunità di impegnarsi concretamente nella lotta al cambiamento climatico attraverso interventi che modernizzano la gestione amministrativa e influiscono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini. I firmatari rappresentano città di varie dimensioni, dai piccoli paesi alle maggiori aree metropolitane.
Obiettivi del Patto
La mobilità pulita, la riqualificazione energetica di edifici pubblici e privati e la sensibilizzazione dei cittadini in tema di consumi energetici rappresentano i principali settori sui quali si concentrano gli interventi delle città firmatarie del Patto.
Le amministrazioni locali, in virtù della loro vicinanza ai cittadini sono in una posizione ideale per affrontare le sfide in maniera comprensiva. In particolare, esse si impegnano a rispettare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nocivi del 20% entro il 2020, come previsto dalla strategia 20-20-20 dell’Unione europea. Il Patto dei Sindaci per l’energia rappresenta anche un’occasione di crescita per l’economia locale, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro ed agendo da traino per lo sviluppo della Green Economy sul proprio territorio. L’obiettivo del Patto é aiutare i governi locali ad assumere un ruolo punta nel processo di attuazione delle politiche in materia di energia sostenibile.
Il Piano d’azione per l’energia sostenibile (SEAP)
I comuni che sottoscrivono il Patto dei Sindaci si impegnano a inviare il proprio Piano d’azione per l’energia sostenibile (SEAP), ovvero lo strumento riportante misure e politiche concrete da attuare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il Piano rappresenta un documento chiave volto a dimostrare in che modo l’amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020. In seguito all’approvazione da parte del consiglio comunale, i SEAP devono essere inoltrati entro un anno dalla firma del Patto. Poiché l’impegno del Patto interessa l’intera area geografica della città, il Piano d’azione deve includere azioni concernenti sia il settore pubblico sia quello privato.
In linea di principio, ci si aspetta che i Piani includano iniziative nei seguenti settori:
– Ambiente urbanizzato (inclusi edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni di grandi dimensioni);
– Infrastrutture urbane (teleriscaldamento, illuminazione pubblica, reti elettriche intelligenti ecc…);
– Pianificazione urbana e territoriale;
– Fonti di energia rinnovabile decentrate;
– Politiche per il trasporto pubblico e privato e mobilità urbana;
– Coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, partecipazione della società civile;
– Comportamenti intelligenti in fatto di energia da parte di cittadini, consumatori e aziende.
La riduzione di emissioni di gas a effetto serra dovuta alla delocalizzazione industriale è invece esplicitamente esclusa.
Il Patto dei Sindaci concerne azioni a livello locale che rientrino nelle competenze dei governi locali, i quali dovranno adoperarsi in molte, se non tutte, le loro aree di attività, in veste di:
– Consumatori e fornitori di servizi;
– Pianificatori, sviluppatori e regolatori;
– Consiglieri e modelli di comportamento;
– Produttori e fornitori.
Le autorità locali garantiscono le risorse umane e finaziarie necessarie all’attuazione delle attività previste nei loro Piani di azione. Sono le dirette responsabili del coinvolgimento attivo dei cittadini e delle parti locali interessate al processo, nonché dell’organizzazioe annuale di giornate per l’energia, dal momento che un elevato livello di partecipazione dei soggetti coinvolti é fondamentale per assicurare la buona riuscita dell’iniziativa a lungo termine.
Non tutti i Comuni dispongono, però, delle risorse per predisporre e realizzare un Piano di Azione, requisito necessario per poter partecipare al Patto dei Sindaci.
La Commissione Europea ha identificato nelle Province i soggetti che possono aiutare, in qualità di Strutture di Supporto, i Comuni che per le loro dimensioni non abbiano le risorse per ottemperare agli obblighi dell’adesione al patto dei Sindaci, quali gli inventari delle emissioni e la predisposizione di piani di azione per la sostenibilità