Eccellenza Agro-alimentare Toscana ha presentato (giovedì 14 settembre)al Centro Convegni Sant’Agostino il percorso formativo ITS altamente specialistico, che sarà realizzato grazie alla collaborazione con Bonifiche Ferraresi, l’Istituto “A. Vegni” e il Comune di Cortona, oltre ai numerosi soci e ai sostenitori della Fondazione. Avrà inizio il 30 ottobre, sono aperte le iscrizioni.
Sono intervenuti il Sindaco del Comune di Cortona, Francesca Basanieri, che ha manifestato soddisfazione per “aver portato a Cortona, oltre alla cultura e il turismo, l’alta formazione rivolta agli studenti toscani che intendano investire le proprie competenze in attività economiche legate alle produzioni agrarie ed agro-alimentari, che hanno distinto e reso riconoscibile il nostro territorio in Italia e all’estero”; è intervenuta la Dirigente Scolastica Maria Beatrice Capecchi, che ha testimoniato al pubblico presente “ che i sogni si possono realizzare!……Nel 2015 si è costituita la Fondazione ITS EAT, unica per la Toscana con sede Grosseto e l’Istituto Vegni è socio co-fondatore, insieme alle tre scuole presenti nel PTP, l’Istituto Agrario di Firenze e l’Istituto Agrario e Alberghiero Di Pieve S. Stefano…… Il sogno di ospitare un percorso ITS a Cortona si è realizzato grazie all’incontro con Bonifiche Ferraresi, l’azienda agraria più grande in Italia per estensione e non solo. Dopo i primi contatti, il nostro Sindaco ha promosso incontri con i vertici dell’impresa, che ha manifestato la necessità di formare la figura del Farmer 4.0”.
“L’azienda crede che inserire giovani all’interno dell’organico, anche in ruoli apicali, sia una grande opportunità, il pensiero creativo, la capacità di individuare soluzioni innovative appartiene alle nuove generazioni; è necessario che i giovani possano sviluppare la fiducia in sé e nelle proprie risorse, oltre a competenze tecniche e gestionali” con queste parole Ado Guerrini, Direttore Agronomico e Commerciale di Bonifiche Ferraresi è intervenuto all’evento, confermando l’intenzione dell’azienda di mettere a disposizione dei giovani inseriti nel percorso formativo tecnici ed esperti, know how, strutture aziendali e laboratoriali.
Spiega il Direttore della Fondazione, Paola Parmeggiani, “E’ un tecnico altamente specializzato, formato per rispondere alle esigenze dell’agricoltura di precisione. Si tratta di introdurre nelle imprese agricole sistemi digitali altamente tecnologici all’interno dei processi produttivi; tecnologie moderne finalizzate a conciliare l’aumento della produttività, la riduzione dei costi e la sostenibilità ambientale. Il corso ITS sarà finalizzato alla formazione di 24 Tecnici altamente specializzati nella programmazione e gestione delle produzioni agrarie. Avrà una durata biennale di circa 2000 ore suddivise in 1200 di aula e 800 di stage e la sede sarà Cortona. Le lezioni si terranno a tempo pieno, i docenti saranno per almeno il 60% tecnici ed esperti provenienti dalle imprese e dal mondo delle professioni. Le lezioni d’aula sono a carattere laboratoriale, molte attività didattiche avranno una modalità esperienziale attraverso esercitazioni, stage, visite guidate presso le più importanti aziende del territorio che collaborano con il progetto.
I programmi si suddividono in tre macroaree, una relativa alle competenze generali di base, una per le competenze tecnico professionali, una per le competenze tecniche specifiche del profilo. La partecipazione al corso è gratuita ed è equiparata al periodo di praticantatorichiesto per poter sostenere l’esame di stato per l’abilitazione alla libera professione di perito agrario. L’80% degli alunni terminato il corso è assunto dall’azienda con la quale ha frequentato lo stage”.
“Un percorso di studi di due anni – ha concluso Parmeggiani – che tanto interesse trova in tutte quelle aziende che scommettono sul proprio futuro di eccellenza e di innovazione”.
Affermazione che trova riscontro nelle parole del Presidente della Fondazione E.A.T., Fabrizio Tistarelli, durante il suo intervento “il mondo dell’agro-alimentare italiano di qualità deve misurarsi costantemente con difficoltà vecchie e nuove. Il mondo si è globalizzato in un unico mercato e il made in Italy è tra le merci più ambite e contraffatte. Ecco che allora fare eccellenza nel rispetto della nostra storia, della nostra cultura, della nostra tradizione è sempre più difficile. Ci vogliono metodi e approcci nuovi. Ci vuole di investire finalmente sui nostri giovani e dotarli di tutti gli strumenti necessari per vincere questa sfida. La formazione è uno di quelli più importanti”.
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