Il salume simbolo della tradizione toscana è entrato nell’Olimpo delle specialità gastronomiche riconosciute dall’Unione Europea. La ‘Finocchiona’, dopo un percorso lungo di oltre dieci anni, ha ricevuto il riconoscimento di prodotto IGP, ovvero una “Indicazione Geografica Protetta” contro imitazioni e falsi in Europa, marchio che garantisce il rispetto di tre parametri: il legame con il territorio di produzione; il rispetto di precisi metodi di lavorazione; la conformità a determinate caratteristiche qualitative ed organolettiche.
Del Consorzio di tutela da parte di aziende diffuse su tutto il territorio di produzione IGP ne fanno parte due aziende di Monte San Savino: ‘Sapori della Valdichiana’ di Giorgio Iacomoni e ‘Salumeria di Monte San Savino’ di Alessandro Iacomoni. “L’IGP garantisce ai consumatori quelle garanzie di qualità e di autenticità legate anche all’esperienza e alle capacità produttive tramandate generazione dopo generazione – esordisce Giorgio Iacomoni – qualità certificata dal rigoroso rispetto del disciplinare di produzione della finocchiona, ovvero dall’accurata selezione delle carni provenienti da allevamenti di sole alcune regioni del territorio italiano fino alla pesatura minima del salume da grammi 500 fino ad un massimo di 25 kg”. La due aziende savinesi sono tra i maggiori produttrici di finocchiona all’interno del Consorzio, che nella sua globalità ha una stima produttiva annua di 1500 tonnellate ed un giro di affari valutato in un fatturato di circa 12 milioni di euro alla produzione e 20 milioni al consumo. “Nel dettaglio vengono utilizzati oltre un milione di chilogrammi di carne, 4200 chili di finocchio utilizzato in forma di semi o fiori ed altrettanti chili di pepe. Infine, 900 kg di aglio ed oltre 36mila di sale – sottolinea Alessandro Iacomoni – il riconoscimento dell’IGP della finocchiona qualifica sul territorio italiano le nostre aziende produttrici, ma è anche un importante veicolo promozionale per il mercato estero, visto che per quanto riguarda la mia azienda, ma credo che anche per le altre, abbiamo già avviato contatti con catene di distribuzione in Germania e Inghilterra”. Con la conquista della nuova Igp l’Italia resta leader per le eccellenze alimentari uniche riconosciute dall’Ue.
Claudio Zeni
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