Viva la Rai, Non è la Rai, ma soprattutto… dov’è la Rai? In queste ore la domanda è lecita visto che ci giungono molte segnalazioni dai lettori un po’ da tutta la Valdichiana (confermate anche nei nostri teleschermi) riguardo alla scomparsa dei canali Rai dal digitale terrestre. Il rapporto fra la nostra vallata e questa nuova tecnologia finora è stato abbastanza buono: il trapasso è andato in porto senza troppi problemi, la maggior parte della difficoltà sono state risolte dal buon lavoro dei nostri antennisti, la ricezione dei canali ha coperto degnamente più o meno ogni zona, anche se restano coni d’ombra per alcune emittenti (ad esempio a Cortona, Val d’Esse e Val di Pierle, alcune zone della Val di Chio nel comune di Castiglion Fiorentino, qualche punto nel comune di Lucignano) su cui si attendono interventi risolutivi.
In queste ore però la scomparsa dei tre canali tradizionali Rai ha lasciato tutti a bocca asciutta, anche se fortunatamente l’offerta è molto ampia rispetto al passato. Sembra si tratti comunque di una manovra di “assestamento” programmata dai tecnici e in corso in questi giorni proprio sui ripetitori aretini che dovrebbe chiudersi molto a breve.
Il consiglio è sempre quello dei giorni dello switch off: non andare nel pallone, mantenere la calma e procedere alla risintonizzazione dei canali, manovra che va ripetuta di frequente, dicono almeno una volta alla settimana.
I limiti del digitale terrestre, a fronte di tanti benefici (soprattutto, come detto, sul fronte dell’aumento dell’offerta di canali) sono infatti due: il primo è che se arriva un nuovo canale la nostra tv lo “scopre” non automaticamente, ma solo dopo la procedura di risontinizzazione dei canali; il secondo è che un canale ricevuto non benissimo ai tempi dell’analogico comunque si vedeva (anche se con i tipici sfarfallii), adesso scompare completamente.