Donare il sangue è un gesto di vera solidarietà, un atto di enorme valore civico, un esempio straordinario di generosità, finalizzato a salvare una vita. Una lezione efficace sul significato della donazione ci viene da Dania Diomelli, figura di primo piano nel panorama letterario contemporaneo, autrice di libri di narrativa e di poesia, insegnante appassionata e di riconosciuto spessore umano e culturale.
Dania purtroppo ci ha lasciato. Una fine prematura, dopo un lungo travaglio che l’ha accompagnata per molto tempo. La sua storia di donna impegnata nella battaglia più difficile è una sorta di percorso fatto di parole appena sussurrate, di poesie che lasciano intravedere o anche solo immaginare la profondità dei sentimenti, la grandezza spirituale fortemente intrisa di una fede vissuta con eccezionale trasporto.
Dania ha voluto offrire un ultimo regalo a tutti noi: una lirica che ha come riferimento la donazione del sangue. Partendo dalla sua diretta esperienza di persona affetta da una grave patologia, ha trovato parole che parlano al nostro cuore e lasciano un segno preciso. Ancora una volta la sua sensibilità creativa ci affascina e sorprende con quello stile inconfondibile che è proprio della grande poesia.
Questa sua opera ha un titolo fortemente evocativo: “A te, donatore” e indica in maniera lucida il valore unico della donazione, un atto di umana carità che permette di guardare verso l’orizzonte. Dice Dania nel suo bellissimo testo:
“Il sangue è vita, per quelli come me
che hanno poggiato la mano sull’orizzonte della propria esistenza.
Il sangue è prospettiva, per quelli come me che possono distinguere di
nuovo, l’orizzonte, grazie al sangue donato da te.”
Qualche giorno fa – presso il centro trasfusionale del Nosocomio della Fratta – il testo completo è stato appeso all’interno di un quadro quale omaggio ulteriore di Dania e della sua famiglia ai tanti ospiti di questa struttura.
La cerimonia, sobria e allo stesso tempo molto commovente, ha visto la presenza del personale medico e infermieristico del centro, con lo stesso direttore sanitario dott. Cosmi, il presidente zonale AVIS Ivo Pieroni, il cappellano dell’ospedale che ha benedetto il quadro, le rappresentanze delle sezioni AVIS della Valdichiana Sud, unitamente a quella di Lucignano, con Alessandra Polvani e Gloria Meiattini, rispettivamente Presidente e Vice Presidente.
Il marito di Dania, Moreno Di Goro e il figlio Milo, anch’essi donatori, hanno quindi voluto ricordare Dania con un gesto di eccezionale valore simbolico.
La forza dei versi di questa poesia è un messaggio di speranza, è la luce di un sorriso all’interno di un luogo dove ogni giorno si incontra il dolore.
Guido Perugini