La Regione Toscana e l’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR), hanno spiegato ai sindaci, agli assessori ed ai tecnici dei Comuni della Toscana del Sud cosa cambierà con i nuovi metodi di calcolo dalla prossima certificazione e pubblicazione delle percentuali di raccolta differenziata per ogni comune della regione. Un’iniziativa che Sei Toscana ha voluto inserire all’interno dell’attività seminariale che periodicamente indice e che si è resa quanto mai necessaria alla luce delle modifiche che proprio la Regione ha introdotto nel calcolo delle percentuali.
Infatti, come spiegato dai relatori, i nuovi parametri regionali comporteranno in molti casi contrazioni nelle percentuali di raccolta differenziata, indipendentemente dalle effettive quantità di rifiuti raccolti separatamente ed avviati a riciclo che come valore assoluto, invece, risultano essere in aumento.
“Un cambiamento – dice Renata Laura Caselli, responsabile Settore Servizi Pubblici Locali, Energia ed Inquinamenti della Regione Toscana – che si è reso necessario per andare incontro alle linee guida emanate con Decreto del Ministero delle politiche ambientali nel 2016 e che porterà a livello di Regionale e quindi anche a livello di ambito Ato Toscana Sud una contrazione nelle percentuali d raccolta differenziata a parità di raccolta”.
Lucia Corsini, funzionario tecnico dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse, ha poi fornito alla platea tutti gli elementi tecnici per poter interpretare correttamente i dati di prossima pubblicazione (e relativi alle raccolte differenziate del 2016), così che fin da subito possa essere comprensibile come la eventuale diminuzione percentuale rispetto all’anno precedente non significherà che è calato il valore assoluto del rifiuto raccolto e avviato al riciclo.
I dati mostrati da Sei Toscana durante il seminario, infatti, hanno evidenziato come negli ultimi anni siano aumentate le quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata nel bacino gestito. Nello specifico la provincia di Arezzo ha fatto registrare + 6400 tonnellate di rifiuti differenziati nel 2016 rispetto all’anno precedente, la provincia di Siena + 3100 tonnellate e la provincia di Grosseto + 4400. Una dimostrazione di come questa buona pratica abbia preso ancor più campo nei cittadini.
I nuovi parametri di calcolo utilizzati dalla Regione, privilegiando alcuni indicatori rispetto ad altri, evidenziano anche le aree dove intervenire per colmare il gap introdotto. Per questo Sei Toscana ha presentato nuove proposte che spingono verso una maggiore intercettazione di frazione organica, miglioramento della qualità delle raccolte, promozione del compostaggio domestico nonché una rivisitazione del modello di raccolta che consenta di raggiungere gli obiettivi previsti dalle normative.
Al di là del metodo di calcolo, infatti, notevoli risultati sono stati raggiunti in quei territori dove la programmazione di area ha consentito di introdurre o ampliare nuovi servizi efficaci ed efficienti portando considerevoli incrementi delle percentuali.
“L’intenzione del gestore – afferma il presidente di Sei Toscana, Roberto Paolini – è proseguire in questa strada, fornendo ai comuni e all’Ato Toscana Sud proposte concrete che consentano di raggiungere livelli di efficienza attraverso sistemi di raccolta che, in un territorio eterogeneo come quello della Toscana del sud, necessitano di un’integrazione tra le varie modalità a disposizione. Sei Toscana ad esempio, oltre ai vari servizi domiciliari, è pronta per iniziare nel corso del 2018 la sperimentazione dei cosiddetti cassonetti intelligenti, in grado di identificare e tracciare sia l’utenza che la tipologia di rifiuti conferiti, in alcuni quartieri di Arezzo, Grosseto e Siena, stimolando la realizzazione in tutte le aree dei piani di riorganizzazione dei servizi”.
Al seminario ha partecipato anche Paolo Diprima, il direttore nominato di prossimo insediamento di Ato Toscana Sud, al quale il presidente di Sei Toscana Roberto Paolini ha rivolto il suo ringraziamento. “Desidero ringraziare per aver accettato l’invito a partecipare a questa giornata il dott. Diprima – ha concluso Paolini – al quale rinnoviamo i nostri auguri di buon lavoro, fiduciosi che la sua nomina avvierà una nuova fase basata sulla piena collaborazione reciproca, naturalmente con distinzione e pieno rispetto dei ruoli”.