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Dieci domande ad Andrea Bernardini, candidato a Sindaco di Cortona

Andrea Bernardini, ingegnere classe ’82, attuale assessore all’assistenza, sanità ed ambiente, è stato indicato dal Partito Democratico Cortonese come prossimo candidato a Sindaco. Abbiamo approfittato della sua disponibilità per sottoporlo a un ‘fuoco’ di domande, come primo approfondimento in vista di Maggio.

Si presenti ai lettori e, in breve, riassuma le sue esperienze politiche e amministrative.

Mi sono sempre appassionato alla politica fin da molto giovane, l’ho sempre fatto con spirito di servizio e grande passione.

Il mio primo partito è stato il Partito Democratico a cui ho aderito fin dalla sua nascita; sono stato subito eletto come segretario di circolo PD di Camucia nel 2008 per poi nel 2011 diventare segretario comunale del PD, nel 2015 ha fatto parte della segreteria provinciale del PD di Arezzo.

Da un punto di vista amministrativo sono stato eletto consigliere comunale del PD nel 2009 con il maggior numero di preferenze (390) e nel 2014 mi sono confermato come consigliere comunale con oltre 590 preferenze per poi dimettermi per diventare Assessore all’ambiente, politiche sociali , sanità e sport della giunta Basanieri.

In ambito rifiuti sono nel direttivo ATO Toscana sud e coordinatore dell’AOR Valdichiana aretina.

Sono membro del comitato direttivo LODE per i Comuni della Valdichiana.

In Giunta lei gestisce anche la delega all’ambiente. La nuova organizzazione del servizio di raccolta rifiuti ha richiesto un profondo cambiamento delle abitudini dei cittadini che mi sembra abbiano risposto positivamente. Quando pensa di realizzare ulteriori step? Sono allo studio novità nell’organizzazione del servizio?

In questi 5 anni il Comune di Cortona ha vissuto una vera e propria rivoluzione sulla tematica rifiuti e devo dire con risultati molto positivi, l’ultimo dato di Gennaio 2019 ci dà al 54 % di raccolta differenziata; è stato un lavoro imponente e a tratti molto faticoso ma ne è valsa sicuramente la pena. Ulteriori step avverranno nei prossimi mesi con Cassonetti ad accesso controllato sia a Mercatale per limitare la migrazione dei rifiuti dall’Umbria e a Cortona centro storico per l’organico. Partirà entro breve anche la scontistica abbinata all’ecocompattatore che sta veramente riscuotendo un enorme successo.

Per la prossima legislatura ci saranno ulteriori step tesi al raggiungimento della tariffa puntuale dove ogni cittadino pagherà per quello che produce.

Sempre a proposito di Rifiuti, sono all’ordine del giorno due temi. La società Aisa Impianti ha presentato un progetto per l’ampliamento del termovalorizzatore di San Zeno. Lei è favorevole? Inoltre la Società Estra spa sta acquisendo azioni della società Sei Toscana (gestore del servizio per l’Ato Toscana Sud). Lei come legge tutto ciò? Ci possono essere vantaggi per la nostra amministrazione comunale?

La tematica dei rifiuti è molto complessa e spesso si assiste a discussioni su questo tema senza che si conosca nel dettaglio la questione: il nostro Ato a differenza degli altri ha una base impiantistica importante che ci consente di essere autonomi rispetto agli altri Ato che anzi si rivolgono a noi; tuttavia è necessario che gli impianti operino nella massima sicurezza e in un’ottica di valorizzazione della raccolta differenziata su cui noi in valdichiana e in particolare Cortona abbiamo investito molto.

Per quanto riguarda Sei Toscana sappiamo non vivere ottimi momenti da un punto di vista economico e quindi l’ingresso di una società pubblica come Estra può portare quella linfa per consentire di garantire al meglio i servizi: credo anche però che l’importante siano i servizi offerti ai cittadini e quindi indipendentemente dai soci e da quale società faccia il servizio, bisogna che la gestione dei rifiuti sia di alto livello e rispettosa delle condizioni dei lavoratori che ne fanno parte.

Tra le sue deleghe vi è anche la Sanità e di conseguenza l’ospedale della Fratta. Molte forze politiche denunciano la perdita di peso e servizi a vantaggio dell’ospedale di Nottola. Oggi abbiamo un nuovo Direttore della Asl Toscana Sud e Lei, se sarà eletto Sindaco, dovrà rapportarcisi. Cosa pensa di fare per rilanciare il nostro ospedale?

La questione sanità e in particolare quella legata all’ospedale della Fratta sarà uno dei temi centrali della prossima campagna elettorale. Il nosocomio di S.Margherita è un riferimento indiscusso per il nostro territorio e non accetterò nessun ridimensionamento. Chiederò a Regione e Asl con forza non solo il mantenimento dei servizi, ma anche il suo rafforzamento.

Quando la Regione ha messo in piedi la riorganizzazione in aeree vaste ci era stato garantito che con l’ospedale di Nottola ci sarebbe stato un reciproco scambio di professionisti e pazienti. Un passaggio che in alcuni settori non è avvenuto e mi adopererò perché venga ristabilito.

A breve l’azienda ci presenterà il nuovo progetto di riorganizzazione del pronto soccorso con i lavori che partiranno dopo l’estate e ci ha garantito la sostituzione dei medici del reparto ortopedia. Su questo, nel limite delle competenze comunali, vigilerò personalmente che non ci siano ritardi e si raggiunga l’obiettivo di offrire un servizio indispensabile alla nostra comunità.

Lei ha dichiarato che vuole essere il candidato non del solo PD, ma di tutto il centrosinistra. Cortona, ha detto, dovrà essere il punto di partenza di un nuovo laboratorio politico. Sembra che i risultati ottenuti dal centrosinistra nelle regionali di Abruzzo e Sardegna le diano ragione. Ci spiega come vuole operare per arrivare a questo?

Appena designato dal PD come candidato a sindaco ho subito voluto chiarire che il mio progetto era di apertura il più possibile e non chiusura come il PD a livello nazionale ha fatto in questi ultimi anni credendo nell’autosufficienza; vorrei veramente che Cortona dopo le elezioni venisse presa ad esempio della ripartenza del nuovo centrosinistra, un po’ come quello che è avvenuto con il Sindaco Sala a Milano e anche in parte alle ultime regionali; dobbiamo confrontarci con tutti perché credo che con le varie forze di centro-sinistra siano più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono e quindi, in questo momento storico cosi delicato, dobbiamo essere uniti e lavorare per il bene comune.

Sono inoltre convinto che l’apertura debba avvenire anche verso quella società civile tante volte evocata ma mai veramente coinvolta,  ed è per questo che sto organizzando una lista civica espressione del territorio e non delle appartenenze politiche.

Lei ha lanciato la sua campagna di ascolto “La Cortona che conosco, la Cortona che vorrei”. Al momento che  indicazioni ha ricevuto? E’ rimasto sorpreso o no delle indicazioni che arrivano dai cittadini? Pensa che in questi anni si sia ascoltato sufficientemente la gente?

Ecco un altro aspetto significativo di come intendo la politica e a cui mi ispirerò sempre anche in futuro: ascoltare i cittadini ed essere interprete vero delle loro esigenze.

La campagna di ascolto sta andando molto bene, abbiamo raccolto oltre 300 questionari e abbiamo avuto molti spunti utili per il nostro programma: l’obiettivo era proprio quello di capire direttamente dalla gente che vive nelle frazioni le varie criticità e poter quindi offrire le migliori risposte.

Non so se l’ascolto sia stato sufficiente nel passato; personalmente non mi sono mai sottratto al confronto e ho messo sempre la faccia sulle varie questioni, a volte anche scomode come la raccolta differenziata che non credo tutti avrebbero portato fino in fondo.

Parliamo del Centro Sorico di Cortona. I pochi residenti rimasti hanno avanzato due richieste, sempre purtroppo disattese: il completamento della ZTL (da Via Dardano) e la chiusura al traffico del Parterre, troppo spesso ridotto a parcheggio. Lei che ne pensa?

Sul centro storico di Cortona è necessario un confronto serrato con cittadini e attività economiche per giungere alle migliori soluzioni: l’esperienza che vi è stata della chiusura della ztl anche in Via Dardano è stata positiva e quindi credo che da lì bisogna ripartire, magari introducendola in determinati periodi dell’anno e condividendone gli orari.

Per i parcheggi credo che Cortona debba seguire quello che altri Comuni turistici fanno da tempo e cioè destinare i parcheggi dentro le mura ai residenti, implementare e utilizzare al massimo i parcheggi fuori le mura anche attraverso una segnaletica adeguata, riducendo al massimo quindi l’utilizzo del Parterre, solo a casi eccezionali durante la stagione di maggior afflusso turistico.

Sempre per Cortona dovrà essere studiata la soluzione al fenomeno della chiusura dei negozi di vicinato (ad uso dei residenti) col proliferare di un numero esagerato di attività per i turisti, spesso solo stagionali, in gran parte legate al ‘mangia e bevi’. Lei come pensa di invertire questa tendenza? Si può anche cercare di far tornare la gente ad abitare a Cortona?

Lo spopolamento del centro storico è una questione molto seria e di non facile risoluzione, sono abituato ad affrontare le questioni senza dare mai false illusioni.

Credo tuttavia che sia possibile intervenire e invertire il trend seppur il Comune abbia strumenti limitati.

Quello della leva fiscale può per esempio essere uno strumento molto efficace: riduzione delle tasse per chi affitta a persone che abitano stabilmente a Cortona e penalizzazioni per chi decide di tenere sfitto l’appartamento o affittarlo solo saltuariamente.

Anche per le attività economiche bisogna proseguire con una politica di incentivi per chi tiene aperto tutto l’anno oltre ad incentivare un ritorno alle tradizionali attività.

Ribadisco che è una tematica complessa e con risultati non immediati, ma vorrei essere ricordato per aver fatto ritornare a vivere nel centro storico sempre più persone.

Nel programma elettorale dell’attuale amministrazione comunale vi era la proposta di rendere più vivibile e sostenibile il centro abitato di Camucia. È pensabile una riorganizzazione della viabilità che preveda anche la chiusura al traffico veicolare di alcune strade, recuperando almeno una piazza al servizio dei cittadini dove si svolga la loro vita quotidiana e magari si organizzino eventi (concerti, fiere ed altro)?

Camucia è il centro abitato più grande e in questi ultimi anni ha subito forse più degli altri la crisi economica ed ha visto vari negozi chiudere o rimanere alla ricerca di nuove attività da intraprendere.

Credo che sulla viabilità e sulla sosta sia il caso di intervenire , uniformando per esempio la zona di Via Lauretana con quella del Viale Regina Elena, chiudendo in alcuni periodi dell’anno , esempio d’estate, la zona tra giardini Rondò e Pinetina e facendo vivere durante l’anno Camucia con eventi ad hoc, un esempio è la Notte bianca dello sport, ideata da me quasi per scommessa,  che è stata invece un successo enorme e da cui va preso spunto per proseguire e rendere Camucia attrattiva sia per giovani che meno giovani.

Uno dei temi é anche lo scollamento con le frazioni. Come valuta l’idea di ricreare organi amministrativi periferici volontari (una specie di nuove Circoscrizioni) per favorire il dialogo, la ricezione dei bisogni, la collaborazione con l’amministrazione comunale?

Il dialogo e l’ascolto sono fondamentali soprattutto in un territorio vasto come il nostro dove la macchina comunale sembra cosi lontana in alcuni casi; non so quale sia lo strumento più adatto, una cosa è certa, se eletto sindaco , starò tra le gente , riceverò le persone non solo nel palazzo comunale ma soprattutto  nelle nostre frazioni, sarò sempre raggiungibile sia telefonicamente che nei vari social, interpreterò il ruolo del sindaco come ho da sempre interpretato la politica, al servizio dei cittadini e del bene comune.

Redazione

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