Un enorme “buco nero”… è quello che rimane della mappa della città di Cortona all’ingresso di Via Nazionale. Un “buco nero” che ha inghiottito, insieme alla cartina del centro storico cortonese, tutte le preziose informazioni sulle strade, i monumenti, le chiese, i Musei, gli accessi dalle mura antiche della città. Sulla mappa resiste impavido, ormai solitario e fiero nel suo scudo rosso, il leone rampante di San Marco, simbolo di Cortona dal 1262. Ma ai turisti serve sicuramente a poco.
La mappa è ormai un foglio bruciato dal sole e dal freddo eppure resta lì in bella vista, nella bacheca a fianco al monumento ai cortonesi caduti in mare. Più che altro serve a “informare” i visitatori della generale poca cura dei dettagli, in particolare per quanto riguarda la segnaletica e gli arredi urbani. A volte il tempo sembra essersi fermato a una quarantina di anni fa (e una quarantina di anni dovrà averli di sicuro anche il segnale turistico giallo che alla Rotonda di Cristo Re a Camucia annuncia che mancano 3 km a “Cortona città d’arte”!).
E’ il momento di dare una SPOLVERATA a Cortona! Dalla vallata, al centro storico, alla bella montagna che la sovrasta. Fermare l’invecchiamento che ha preso le persone e anche “le cose” in una città che, invece, di spinte vitali ne ha tante e che ancora muove l’interesse internazionale.
Pensare ad un’accoglienza del turista che renda sempre più attrattiva e fruibile la città, dentro e oltre le Mura. Rinnovare la cartellonistica stradale per il Centro storico, per i parcheggi, per le aree archeologiche, ma anche per le passeggiate tra gli ulivi e i terrazzamenti coltivati, o fin su a Santa Margherita e Girifalco, per il trekking in montagna e supportare, in special modo, la segnaletica verticale “verde” con cartine reperibili on line o presso l’ufficio turistico di Piazza Signorelli.
Rendere più chiare ed immediate le informazioni verticali, nella direzione di un turismo “lento”, che vuole vivere il territorio, che vuole fermarsi e “respirare” Cortona. Ridisegnare il verde nel centro storico con fioriere e fiori che abbelliscano le piazzette, i vicoli.
Moltiplicare i cestini dei rifiuti, un po’ dappertutto lungo le vie più battute dai turisti, le piazze ma anche i vicoli, tanto frequentati e fotografati .
E fornire la città di ceneriere… sarebbe una operazione di civiltà, oltretutto semplicissima, visto che ne esistono di agganciabili ai cestini dell’immondizia .
Sostituire le panchine (tutte!!!!), quelle del centro, del Parterre, per un arredo urbano rispettoso della città e confortevole per i cittadini e i visitatori.
Perché raggiungere e fare vacanza a Cortona, non diventi uno scoraggiante rompicapo, ma una piacevole scoperta.
Questa “spolverata”, nell’ambito di una più ampia revisione delle politiche turistiche locali, sarebbe un passo utile in questi mesi di letargo. I mesi da gennaio ad aprile non sono infatti solo quelli “delle ferie” (certo sacrosante), ma quelli dei resoconti, della programmazione, degli interventi.
Nel caso degli arredi urbani si potrebbe pensare ad una partnership tra pubblico e privato, sempre nell’ambito del territorio cortonese. E magari si potrebbe aprire, finalmente, la bacheca di Piazzale Garibaldi per liberare Cortona da quel “buco nero”. Sostituire quella cartina “che non c’è” della città, con una uguale, ma nuova!
Oppure optare per una riproduzione di una mappa “d’epoca” come quella seicentesca di Pietro da Cortona. O puntare su un artista contemporaneo a cui commissionare una “libera interpretazione” grafica di Cortona. Si potrebbe pensare anche di affidare ai giovani studenti del Liceo Artistico “Luca Signorelli” di Cortona, la realizzazione di una cartina della citta 3.0…a patto che di quella teca si trovino le chiavi!!!!!