Vorrei precisare la realtà dei fatti in merito alle sanzioni che sono state elevate ad alcuni esercizi commerciali.
Queste non riguardano assolutamente il nuovo Regolamento COSAP ma bensì fanno riferimento alle verifiche effettuate in questi mesi sugli arredi esterni autorizzati raffrontati con quelli realmente utilizzati dagli esercenti del Centro Storico di Cortona.
Trovo piuttosto singolare la presa di posizione della Confcommercio con il suo responsabile di zona Carlo Salvicchi sul regolamento COSAP sopratutto perchè si basa su informazioni del tutto sbagliate e fuorvianti.
Le sanzioni, (ad oggi un totale di 8, 7 a Cortona ed 1 a Camucia) riguardano prevalentemente violazioni al Codice della Strada e il conseguente utilizzo non autorizzato del suolo pubblico.
Come si può ben capire il numero così contenuto di sanzioni evidenzia il fatto che non esiste nessuna volontà punitiva e nessun controllo indiscriminato.
In questo caso credo sia corretto continuare a verificare se ci sono degli illeciti e proprio le associazioni di categoria dovrebbero essere le prime ad erigersi difensori della legalità premiando chi si comporta correttamente e contestando gli altri.
Inoltre la Polizia Municipale ha fatto i sopralluoghi sempre in presenza dei proprietari dei locali o di chi fa loro le veci in maniera tale che, l’eventuale presenza di problemi o errori di valutazione, potessero essere prontamente contestati e discussi prima di far diventare la multa effettiva.
Ricordo, tra l’altro, che proprio Confcommercio con Salvicchi circa due anni fa fece presente all’Amministrazione la necessità di regolamentare il Centro Storico e noi lo abbiamo fatto costruendo un percorso partecipato che ha dato vita, poi, al regolamento COSAP attuale.
Sull’adeguamento ai nuovi arredi i commercianti hanno tempo fino al 31 dicembre 2020, come è scritto nel regolamento, e hanno avuto da ormai più di un anno una check-list in mano dove verificare la loro situazione; ribadisco che non abbiamo intenzione di anticipare questo termine, proprio per dare l’opportunità a tutti di andare verso il pieno rispetto delle regole ed una città più ordinata e adeguata ai tempi.
Questo però non vuol dire chiudere gli occhi su situazioni pregresse e in violazione di altre norme; non è giusto per la città, per i turisti e non è giusto per gli esercenti onesti.