Dopo quasi tre mesi di chiusura, a seguito delle disposizioni governative per limitare gli effetti della pandemia, Cortona offre di nuovo ai suoi cittadini e ai visitatori italiani e stranieri alcuni dei suoi principali motivi di attrazione: il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona ed il Parco archeologico.
La riapertura, pur con alcune necessarie e doverose limitazioni, avverrà a partire da venerdi 29 maggio e per tutto il periodo del week-end di inizio giugno; le aperture seguiranno poi un calendario ridotto e limitato al solo fine settimana, fino a che la situazione sanitaria ed in genere le possibilità di spostamento delle persone non saranno maggiormente definite, così da dare indicazioni più precise. Tale è stata la decisione del Comitato Tecnico che gestisce il Museo e il Parco, supportato in tal senso dal Comune di Cortona e dall’Accademia Etrusca. Grande aiuto e una fattiva collaborazione è stata garantita in tutto ciò da AION Cultura che gestisce i servizi di accoglienza nelle due strutture.
Appare di grande importanza questa riproposizione, in quanto Cortona sta soffrendo, come in genere tutte le città turistiche, gli effetti del coronavirus ed in particolare le conseguenze di chiusure e blocco di movimenti: certamente non si dovrà sottovalutare la grande attenzione necessaria per la sicurezza del personale e dei visitatori, ma con i protocolli che sono stati attuati, le visite e gli accessi potranno avvenire nella massima sicurezza, dovendo peraltro contare sulla fattiva collaborazione di tutti coloro che accederanno al museo e al parco. I fruitori delle strutture potranno godere di un Museo in parte rinnovato, grazie ai lavori che erano stati avviati nella seconda parte del 2019 e che nel frattempo sono stati completati; il Parco sarà accessibile nella sua più completa accezione di luogo in cui l’ammirazione di monumenti archeologici di straordinario valore si associa alla possibilità di camminare in una natura incontaminata e in spazi finalmente aperti e senza problemi di distanziamenti fisici.
Nel Museo saranno necessarie le precauzioni particolari, ormai ben note, ribadite negli avvisi presenti all’ingresso e nelle varie sale; sarà preferibile la prenotazione on-line, ma sarà possibile anche l’accesso diretto; sarà limitato il numero dei visitatori presenti contemporaneamente, ma questo sarà un sacrificio accettabile, in considerazione della maggiore attenzione che si potrà così riservare ai capolavori che il museo presenta; non saranno per ora possibili visite guidate, né l’accesso al bookshop, ma si auspica che anche queste limitazioni saranno solo temporanee.
Verrà presentato nelle prossime settimane un calendario di iniziative che il Comitato Tecnico intende proporre sia al Museo che soprattutto al Parco, specialmente in considerazione che la stagione estiva invita maggiormente a soffermarsi all’aperto. In ogni caso – e le proposte “virtuali” che sono state offerte in questi mesi di chiusura ne danno certezza – chi entra in Museo e chi accede al Parco potrà vedere situazioni sempre nuove ed originali, osservare i capolavori con un’ottica anche diversa dal solito, ricevere stimoli non comuni: in una parola potrà godere di nuovo di una delle più grandi ricchezze della nostra città: la sua unicità di storia e di cultura.
PB
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