La Val di Loreto è la prima valle del Comune di Cortona attraversata da chi proviene da Arezzo; è suddivisa in tre frazioni: Tavarnelle, San Pietro a Cegliolo e San Martino a Bocena che si sviluppano lungo il corso del Rio di Loreto che dal S. Egidio sfocia nel fiume Esse. La Pieve di S. Eusebio è posta sulla destra della Strada Regionale che da Castiglion Fiorentino porta al Sodo, a km 5,5, da Cortona e a m. 269 s.l.m.; oggi è una chiesa che misura m. 25,25 di lunghezza, compreso il coro e m. 7,15 di larghezza; a questa superficie va aggiunta quella della cappella di m. 6,50 x m. 4,10.
Trattasi di una chiesa con impianto monodirezionale assiale a navata unica realizzata in muratura con materiale lapideo eterogeneo intonacato, tetto in tegole e coppi su orditura lignea, portale sul fronte.
All’interno, dalla parte sinistra della navata, si apre l’elegante cappella dell’antica Famiglia Venuti, frutto della ristrutturazione di una più modesta cappella, avvenuta nel XVIII° secolo.
Una lapide, che alcuni storici fanno risalire al ‘900 e che era nella facciata della chiesa, è stata così decifrata “Ego Aistolphus presbiter qui fecit opus istud extruere”, oggi la lapide si conserva nell’interno dei locali attigui alla chiesa.
Nel 1275 la Pieve di S. Eusebio pagava le decime per la Terra Santa; era della Diocesi di Arezzo e fu assegnata alla Diocesi di Cortona nel 1325. Erano suffreganee di tale Pieve le chiese di S. Egidio di Pecciano, di S. Biagio a Munsigliolo, S. Agata de Fracta, S. Martino di Vineis, S. Cristoforo di Buccina, S.Caterina di Bursinello, S. Pietro di Ciogliolo, S. Martino di Tuori, Abbadia di Farneta, S. Biagio di Ronzano, S. Biagio di Fassinao, Ospedale di S. Giovanni. Fino a tutta la prima metà del ‘900 e oltre la Pieve ha conservato la sua dignità e le sue funzioni di battistero.
Compiti delle Pievi (Chiese del Popolo) erano quelli di raggruppare in vita comune i chierici del piviere, sotto la guida e la sorveglianza del Pievano e di ospitare i giovani per la formazione e l’istruzione dei futuri sacerdoti, si ritiene che l’età della canonica sia pari a quella della chiesa, con volumi nuovi che in epoche successive si sono aggiunti a quelli originari.
La data sull’architrave della sacrestia, 1824, testimonia l’avvenuta ristrutturazione della parete più antica della canonica, mentre in date posteriori sono stati aggiunti altri volumi; le aggiunte sono probabilmente tutte anteriori al 1840, data della cappella sulla sinistra.
Nel 1954 fu rifatto il coro con soffitto di canniccio, che nel 1961, con il penultimo restauro, venne modificato con l’utilizzo di longherine di ferro ricoperte di cemento.
Negli ultimi anni è stata gravemente danneggiata dall’umidità della zona, attraversando un periodo di piena decadenza; chiusa al culto dal marzo 2015, per circa 15 mesi è stata oggetto di un piano di intervento di straordinaria manutenzione realizzato con i contributi della CEI, grazie al diretto interessamento dell’Arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Mons. Riccardo Fontana, della Parrocchia di Sant’Eusebio e benefattori vari, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale e di coloro che volontariamente hanno prestato la propria opera.
L’intervento è stato strutturato in due fasi; mentre la prima si è conclusa con il restauro e risanamento conservativo della copertura del complesso e demolizione del soffitto, la seconda è stata così strutturata;
– ripulitura dello scannafosso esterno della Chiesa e alla Canonica e posa in opera di tubature di collegamento tra lo scannafosso e fossetta adiacente,
– rifacimento del piazzale;
– realizzazione di solaio areato all’interno della Chiesa, posa in opera di nuovo pavimento in cotto;
– rifacimento dell’intonaco a calce e successiva coloritura delle pareti all’interno della Chiesa;
– realizzazione degli impianti elettrico e di amplificazione all’interno della chiesa compreso la fornitura di corpi illuminanti nuovi;
– rifacimento di un nuovo altare e ambone;
– rifacimento e manutenzione delle tre vetrate e del portone dell’ingresso principale.
Domenica 12 giugno 2016 la Pieve sarà riaperta al culto con solenne celebrazione di benedizione del nuovo altare da parte di S.E. Mons. Riccardo Fontana a cui parteciperanno autorità civili e rappresentanze delle Comunità della Val di Loreto.
Finalmente le tre Comunità avranno una nuova casa, accogliente ove incontrare quel Dio che è vivente e che si prende cura, come un Padre, dei suoi figli.
Il Consiglio Pastorale unito delle tre parrocchie diventa realtà, insieme al progetto dell’Unità Pastorale come cammino di comunione e di collaborazione che corrisponde alla nuova configurazione delle comunità ecclesiali del nostro tempo; le tre parrocchie vicine avranno l’opportunità di convergere ad un progetto comune e condiviso di evangelizzazione del proprio territorio.
Grazie a persone convinte e disponibili, che si sono impegnate a collaborare con il Sacerdote Don Sévère Boukaka, verranno promosse e seguite varie iniziative pastorali nelle tre parrocchie, favorendo la crescita di una consapevolezza religiosa più matura e rispondente alle esigenze del Vangelo.
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