E’ stata già rilanciata dalle principali agenzie stampa nazionali (compresa l’ANSA) la notizia da noi diffusa questa mattina riguardo alla dipendente comunale di Cortona che nei giorni scorsi ha scelto di “obbiettare” di fronte al compito affidatole di consegna dei tesserini venatori ai cacciatori. Un servizio che è garantito dal Comune attraverso l’Urp, ma che la dipendente ha deciso di non voler svolgere motivando la sua scelta con una lettera in cui si è appellata alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, alla Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali e al Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici.
Il fatto, visto che si tratta probabilmente del primo caso di questo tipo in Italia, ha registrato anche l’immediato appoggio delle associazioni animaliste locali e sta suscitando una grande eco sulla stampa nazionale. Probabile che domani, in qualche giornale nazionale, la vicenda trovi spazio.
La legge, peraltro, non prevede un caso di questo tipo. Il Sindaco Andrea Vignini ha già risposto ridimensionando la questione: “Abbiamo già risposto alla signora spiegando che, siccome in quell’ufficio sono in tre persone si può mettere d’accordo con le altre e farsi sostiuire nella consegna dei tesserini. Data la situazione generale di crisi e di problemi che ci sono in giro, mi sembra una richiesta stravagante; contando anche sul fatto che il tesserino consegnato dagli impiegati è l’ultimo atto di una decisione già presa da altri uffici comunali sul permesso di cacciare“