Sabato 28 aprile, Cortona Jazz Festival entra nel vivo. Il quartetto Simone Alessandrini Storytellers si esibirà (ore 17) in piazza della Repubblica (Simone Alessandrini, Riccardo Gola, Federico Pascucci, Riccardo Gambatesa), Quindi (ore 18,30) il Maec, museo archeologico in piazza Signorelli, ospiterà una performance degli studenti, con degustazioni al termine, a cura di Cortona Wine Style. Da non perdere il successivo appuntamento (a partire dalle 20) con Giancarlo Schiaffini, uno dei maggiori rappresentanti di musica contemporanea e il brasiliano Alìpio Carvalho Neto, che presenteranno il loro libro “Immaginare la musica: per un’estetica fenomenologica della composizione contemporanea”. Entrambi si esibiranno in quartetto al teatro Signorelli, con l’aggiunta di Amedeo Verniani e Pierluigi Foschi. A seguire, sempre al teatro (ore 21,30), il duo composto da Jerome Sabbagh, sassofonista di Parigi e Laurent Coq, pianista di New York. Continua così un festival che presenta grandi musicisti americani: diciotto i concerti itineranti (ingresso gratuito) che coinvolgeranno le piazze, il Parterre, il Poggio e la Fortezza, tutti a ingresso gratuito, fino al Primo Maggio. È prevista una scuola di improvvisazione (per informazioni: www.cortonajazz.
Domenica il festival offre la giornata più ricca. Si comincia con i musicisti del Conservatoire supérieur de musique de Genève in piazza Repubblica (ore 11,30). Nel pomeriggio, al chiostro di San Francesco (ore 14,30), ci saranno il Natia Quartet (Mauro Carboni, Massimo Pucciarini, Luca Grassi e Mauro Giorgeschi), quindi Simone Graziano e Fender Rhodes (ore 16). A seguire (ore 17), a Sant’Antonio Poggio di Cortona, una performance di danza contemporanea con Teresa Noronha Feio e Mirco Marioini. Quindi (ore 18), all’esterno della Fortezza del Girifalco, Ohad Talmor, sassofonista di Boston, che si esibirà in trio davanti alle suggestive sculture di Tylson. La serata si concluderà dentro il cortile della Fortezza con quello che è forse l’evento clou del festival (ore 20): Ravish Momin e Val Jeanty, musicisti di elettronica da New York che dialogheranno con il virtuoso sassofonista Alìpio Carvalho Neto, per un concerto imperdibile. È prevista una cena in Fortezza (ore 21).
Lunedì 30 il festival si sposterà al Sodo, nei pressi della limonaia dell’hotel il Melone, per l’esibizione del trio Riccardo Gola di Roma (Antonello Sorrentino, Daniele Tittarelli, Enrico Bracco, Riccardo Gola). Martedì Primo Maggio (ore 13) si parte dal picnic (5 euro) in Fortezza con Anna Rossi e Dario Napoli. Nelle due piazze del centro storico invece si esibiranno i perugini Uadg (Luca Burocchi, Giorgio Panico e Emanuele Pellegrini) in piazza della Repubblica (ore 16), quindi gli aretini Jazz Mania Trio (Marco Pezzolla, Maurizio Bozzi e Claudio Cuseri) in piazza Signorelli. ll trio Fring (ore 19), composto da Federico Carnevali, Giulio Angori, Paolo Liguori, chiuderà il festival ai giardini del Parterre.
Ideato e organizzato dall’associazione culturale Mammut, con il patrocinio del Comune, un evento dedicato al jazz non è una novità per Cortona: già ospitava un festival dedicato a questo genere musicale negli anni Trenta del secolo scorso. Questa edizione si avvale del gemellaggio con il Conservatoire supérieur de musique de Genève, il conservatorio jazz più antico e importante d’Europa, che avrà come ospiti speciali cinque studenti con il loro docente. Altri sette studenti prevengono dall’Accademia Santa Cecilia di Roma, cinque dal conservatorio Morlacchi di Perugia. Saranno diciassette in tutto, i ragazzi che vivranno e studieranno insieme, a Cortona, per tutto il festival. I workshop che si terranno nell’antica fortezza del Girifalco saranno comunque aperti a chiunque voglia cimentarsi con i quattro docenti: Giulio Stracciati direttore artistico del festival che insegnerà chitarra; Ares Tavolazzi mitico contrabbassista fondatore degli Area, il gruppo progressive più innovativo degli anni ’70; Stefano Cocco Cantini, sassofonista, uno dei pochi musicisti italiani che ha potuto suonare con Chet Baker e Michel Petrucciani. Infine, la voce Romina Capitani, docente di Siena Jazz.