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Cortona: falchi contro piccioni per il decoro del centro

L’amministrazione comunale di Cortona «spicca il volo» nella lotta al proliferare di piccioni e colombi. Al fine di contenere i disagi causati dalle «esternalità» di questi volatili, il Comune darà mandato ad una ditta specializzata in falconeria di provvedere alla messa in opera di azioni volte all’allontanamento dei colombi/piccioni attraverso l’uso di predatori.

Già lo scorso gennaio, con un’ordinanza, il Comune di Cortona aveva dato disposizioni contro la proliferazione dei piccioni nei confronti dei cittadini ora, con l’adozione di una delibera di giunta, si passa ad azioni di «Bird control con rapaci». L’amministrazione comunale è giunta a questa decisione dopo aver ricevuto parere favorevole da tutti gli enti coinvolti (Regione Toscana, Ispra, Ministero dei Beni Culturali, Asl Toscana Sud Est e Arpat), ha adottato la nuova delibera.

«L’obiettivo – dichiarano il sindaco Luciano Meoni e l’assessore all’Ambiente Paolo Rossi – è il decoro e la pulizia della città, attraverso un intervento deciso contro il proliferare di questi volatili che stanno creando problemi al nostro centro storico. Il Comune è infatti impegnato di frequente con interventi di sanificazione dal guano dei piccioni, si tratta di attività che comportano oneri periodici per le casse pubbliche. Va evidenziato che la presenza di colombi e piccioni comporta dei problemi anche per i monumenti e gli edifici storici di Cortona, per questa ragione – dichiarano Meoni e Rossi – dopo una serie di incontri, ci siamo impegnati a richiedere un progetto fattibile per il nostro caso».

Considerato che i falchi sono i predatori dei piccioni, mediante l’utilizzo di questi rapaci opportunamente addestrati e guidati da un team di falconieri professionisti, sarà così possibile operare tecniche di dissuasione permanenti delle colonie di piccioni.

Cortona: Le azioni pratiche da svolgere sono: individuazione della zona e della colonia da dissuadere, liberazione dei falchi addestrati e iniziare il lavoro. Lo scopo è di far credere al piccione che il falco sia in atteggiamento di caccia e quindi generare quello stress che ne imponga l’allontanamento. Ogni intervento andrà eseguito da due falconieri e da un numero di falchi che varia da 4 a 10.

Ufficio Stampa

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