In questi a Cortona si è verificato un particolare caso di “obiezione di coscienza“. Non c’entra il servizio militare, ma la caccia. Un’impiegata comunale, ricevuto l’incarico della consegna dei tesserini venatori ai cacciatori presso l’URP, ha chiesto ai suoi dirigenti di essere esonerata da questa funzione proprio perchè contraria alla caccia. Lo ha fatto con tanto di lettera, appellandosi alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell´Uomo, alla Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali e al Patto Internazionale relativo ai Diritti Civili e Politici. “E’ mio diritto” ha affermato “evitare tutti quei comportamenti che possono ledere ogni forma di vita animale”.
Immediato il sostegno di LAV, ENPA e OIPA, le associazioni animaliste. “Appoggiamo con forza la sua richiesta”, dichiara Marco Gallorini della Lega Anti Vivisezione di Arezzo, che fra l’altro con la dipendente in questione ha anche condiviso un’esperienza politica nell’IDV in occasione delle ultime elezioni amministrative “e chiediamo che vengano rispettati i suoi ideali. Non dimentichiamo che il 70 per cento degli italiani è contrario alla caccia e che nella stagione venatoria 2010/2011 in Italia ci sono stati 35 morti di cui l’unico civile ad Arezzo, 73 feriti, di cui 61 cacciatori, e 100 milioni di animali uccisi”