“L’Africa non può crescere senza la collaborazione dell’Occidente. Creare lo sviluppo economico in loco è il miglior modo per fermare l’immigrazione”. Così Peter Bayuku Konteh, l’ex ministro del Turismo e dei beni Culturali della Sierra Leone che ha ideato e promosso il progetto umanitario “Microcammino 2000” per lo sviluppo della Regione sierraleonese di Koinadugu dopo la fine della guerra civile duranta dal 1991 al 2001. Al termine del consiglio comunale di ieri pomeriggio, nella sala San Michele, si è tenuta una piccola cerimonia dove gli è stato consegnato un attestato di riconoscenza per il suo impegno verso la Sierra Leone. “Lo Stato per l’emergenza migranti riconosce ai comuni un contributo che tra l’altro non ha alcun vincolo di destinazione. Abbiamo deciso di destinare alle associazioni ‘Occhi della Speranza’ e ‘Solidarietà in Buone Mani’ 1.000 euro ciascuna come aiuto simbolico per i paesi africani” dichiara il sindaco Mario Agnelli. Peter Bayuku è un grande amico dei castiglionesi conosciuti attraverso le iniziative delle due onlus. Grazie alle loro attività sono stati creati, presso l’ospedale statale di Kabala, in Sierra Leone, un Centro Dentistico e uno Oculistico e organizzate varie missioni di medici, paramedici, ingegneri, con visite specialistiche e interventi chirurgici, inoltre sono stati spediti diversi container di materiali e macchinari per l’ospedale. Contemporaneamente sono stati realizzati con l’aiuto di amici non solo toscani 9 scuole, 2 centri di salute, molti pozzi, una residenza per 90 bambini e giovani non vedenti, una bottega di falegnameria, un centro polivalente per anziani, un intervento di microcredito per 115 donne contadine, un laboratorio informatico, una chiesa cattolica e due moschee. “Ringrazio tutti gli amici castiglionesi, aretini e toscani che in tutti questi anni ci hanno aiutato. L’Africa sta cambiando anche grazie a voi. Con la costruzione di un semplice pozzo avete donato la cosa più importante: la vita” aggiunge Peter Bayuku Konteh. “Peter, uomo politico ma anche uomo della solidarietà, ha il grande merito di aver ‘provocato’ il contagio verso l’Africa facendoci vivere esperienze uniche anche solo attraverso i suoi racconti” conclude il sindaco Agnelli.