Scuole del territorio a rischio: potrebbero rimanere senza Presidi. E’ il risultato dell’annullamento dell’ultimo concorso svolto per la selezione dei nuovi dirigenti scolastici in Toscana, che ha messo 112 nuovi dirigenti in una situazione drammatica, con la seria possibilità di perdere il loro posto di lavoro. Si sono infatti dimessi dal ruolo di insegnanti per assumere il nuovo incarico una volta appreso di aver vinto il concorso, ma tale nuovo incarico gli viene adesso tolto per l’annullamento del concorso stesso, causa l’accoglimento di un ricorso presentato da alcuni partecipanti che avevano segnalato un errore nella procedura di sostituzione del Presidente della commissione di esame, dimissionario
Con grande apprensione i 112 dirigenti chiedono quindi agli Onorevoli e Senatori della Repubblica un intervento atto a ripristinare il buon andamento della pubblica amministrazione scolastica toscana, che si avvia a subire un colpo durissimo sotto il profilo della corretta direzione degli istituti, nonché dei progetti e dei programmi educativi avviati nel corso di quasi due anni di lavoro. Lo stallo potrebbe ripercuotersi su 112 scuole (anche nei comuni della Valdichiana) che entro pochi giorni potranno essere prive di dirigenza, su 120.000 ragazzi e altrettante famiglie, su 12.000 insegnanti e su coloro che hanno evidentemente meritato di superare un concorso corretto. Oltre ai 112 dirigenti c’è anche il problema degli insegnanti assunti per sostituirli, i quali a loro volto sono a rischio
Su questo delicato argomento si è svolta nell’istituto di Badia al Pino, uno di quelli interessati dal problema, un’assemblea di insegnanti e genitori, dalla quale è scaturita una lettera indirizzata al Ministro della Pubblica Istruzione che qui pubblichiamo
Al Ministro della Pubblica Istruzione On. Stefania Giannini
On. Ministro Giannini
le notizie che ci sono giunte in merito al Concorso per Dirigenti Scolastici della Toscana, dalla cui graduatoria sono stati assunti cento dodici Dirigenti, ci hanno messo in forte apprensione per ciò che si sta delineando per queste persone e per la scuola dove lavoriamo e dove vanno i nostri figli.
L’intera comunità di Civitella in Val di Chiana (Arezzo) è incredula e sorpresa dalla notizia del probabile licenziamento del Dirigente Scolastico del proprio Istituto Comprensivo.
Un Dirigente che in tutto questo tempo ha saputo dare una guida certa e sicura verso lo sviluppo e l’integrazione dei rapporti tra territorio e scuola.
Tra i tanti bisogni a cui nella scuola italiana deve essere data una risposta non vi è certo quello di licenziare i Dirigenti Scolastici.
Una comunità è capace di crescere, e lo può fare, solo quando riesce a trovare forza ed equilibrio al proprio interno e questo è quanto è stato fatto nei diciotto mesi passati.
La politica ha il compito, se non l’obbligo, di saper assumere decisioni che diano risposte positive ai cittadini dei territori amministrati; rispettare la legge e le sentenze è un dovere di ciascuno di noi, ma chi amministra ha un dovere in più, quello di rispondere con giustizia alle istanze dei cittadini.
Chiediamo quindi: che giustizia c’è nel far pagare ad una gruppo di persone errori non loro?
Il tribunale deve applicare la legge, il Ministro deve rendere giustizia a coloro a cui la stessa è stata negata, seppur nel rispetto della legge.
Le chiediamo, On. Ministro, di riconoscere il merito di coloro che hanno dimostrato di possederlo prima superando le prove concorsuali, poi con il duro lavoro giornaliero a fianco delle famiglie, degli insegnanti e del personale ATA.
L’errata nomina del presidente della commissione giudicatrice del concorso, fatta da un dipendente di Codesto Ministero, non può e non deve essere il grimaldello per scardinare le Istituzioni Scolastiche della regione Toscana e del nostro territorio.
Per questo Le chiediamo fermamente di porre rimedio alla gravissima situazione che si è andata a creare, con un atto forte nel quale si riconosca il merito di queste persone, penalizzate dall’errore di un dipendente, lasciandole al proprio posto.
La forza della buona politica sta nel saper fare le scelte giuste e La invitiamo a fare della buona politica.
La Scuola e la Comunità di Civitella in Val di Chiana (Ar)
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