Claudio Bucaletti “torna” a CortonAntiquaria, l’intervista

Interrompe un’assenza lunga quattro edizioni e torna a sedere “dietro i microfoni” della Sala Consiliare di Cortona per l’inaugurazione della 57esima Cortonantiquaria: Claudio Bucaletti, noto antiquario cortonese che nel 2016, in aperto dissenso con l’ Amministrazione comunale Basanieri, lasciò il Comitato Promotore della Mostra, di cui faceva parte da oltre trent’anni.

Torna come curatore, insieme ad Anna Moore Valeri, della collaterale dedicata alle Ceramiche di Catrosse, in una edizione della Mostra orgogliosamente “celebrativa” di Cortona, città internazionale, che nel 700 parlava con un “altro mondo”, quello della Corte di Napoli, attraverso Marcello Venuti e importava la lavorazione della terraglia e delle maioliche, tramite i suoi figli Domenico e Curzio, con la stessa lungimiranza con cui 50 anni fa apriva al “nuovo mondo”, all’Università della Georgia che quest’anno riceve il Premio Cortonantiquaria.

“Ho riscontrato, con sincero piacere, un rinnovato interesse da parte della nuova Amministrazione verso Cortonantiquaria ed un reale apprezzamento per il ruolo che questa Mostra ha avuto ed ha a Cortona”

Con queste parole Bucaletti riprende il dialogo con la prestigiosa Mostra che nel 2016, lasciando il suo posto nel Comitato Promotore, aveva definito “… una scatola vuota con un bel fiocco!”

“Cortonantiquaria è una mostra piccola ma non per questo deve scomparire. Deve trovare partner che le diano valore e importanza. L’edizione di quest’anno ha dimostrato che, al di là dei mezzi e delle risorse, servono le competenze e i rapporti per un rilancio efficace. Penso a Fabrizio Moretti, Segretario Generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Palazzo Corsini a Firenze, e grande amico di Cortona che nel suo intervento all’inaugurazione della Antiquaria, lo scorso 23 agosto, ha voluto sottolineare l’affetto speciale che lo lega a questa città e alla Mostra ricordando le sue corse di bambino, nei corridoi di Palazzo Vagnotti, dove il padre Alfredo, storico antiquario italiano, esponeva”

“Quanto alla collaterale di quest’anno, l’idea era quella di chiudere il cerchio intorno alle celebrazioni della Famiglia Venuti, iniziate a marzo scorso con la Mostra al MAEC “1738. La scoperta di Ercolano. Marcello Venuti: politica e cultura fra Napoli e Cortona” realizzata in collaborazione col MANN di Napoli. Il lavoro di studio e ricerca svolto da Anne Moore Valeri, intorno alle ceramiche di Catrosse, dal 2009 al 2011, la scoperta dei calchi nella Villa Venuti, il paziente ritrovamento, presso le più antiche famiglie di Cortona, con l’aiuto di Paola Marri, di preziosi esemplari di manufatti di Catrosse hanno sicuramente agevolato la realizzazione della collaterale di questa edizione, ma è evidente che una collaterale ha bisogno di tempo e risorse per essere costruita”

“ L’esposizione delle ceramiche di Catrosse – prosegue Bucaletti- segue un percorso temporale che va dall’apertura della manifattura nel 1796, con la produzione in terraglia all’inglese, di ispirazione Capodimonte- Ginori, fino al 1820 data oltre la quale la produzione si orienta verso ceramiche di uso quotidiano”

Porte aperte, quindi, per Bucaletti a “future, possibili, collaborazioni con Cortonanatiquaria“

“E’ fondamentale– ribadisce Bucaletti- partire dalla Riunione di Consuntivo di fine Mostra, per preparare la prossima Cortonantiquaria, così da avere il tempo di realizzare qualcosa d’importante.”
“Al di là dei colori politici- precisa l’antiquario cortonese– se ci dovesse condivisione di progetti, io ci sarò!”