Dopo il picco registrato negli anni scorsi oggi si registra un ridimensionamento, quasi il 50 %, per quanto riguarda la presenza dei migranti nel territorio castiglionese. Mediamente erano presenti infatti una cinquantina di migranti mentre oggi se ne contano una trentina.
Proprio in questi giorni, infatti, sono stati chiusi i centri di Castroncello e della Casina mentre è ancora funzionante quello ubicato in zona “La Nave”. Quest’ultimo, che dovrebbe ospitare circa 30 migranti, vede il supporto e l’efficiente collaborazione della Croce Rossa Italiana.
Un quadro diverso quello che si presenta, quindi, a Castiglion Fiorentino che probabilmente rispecchia anche l’inversione di tendenza che si è verificata in quasi tutto il territorio nazionale con le azioni adottate in questi ultimi mesi dal nuovo Governo. Da cinquanta anni a questa parte, i flussi migratori vivono una crescita senza precedenti: il numero di migranti nel mondo è passato da 75 milioni nel 1965, a più di 200 milioni a oggi. Un fenomeno che ha toccato anche Castiglion Fiorentino dove, per altro, si è cercato di fornire soluzioni edificanti anche per gli stessi migranti. Oggi, però, il delicato fenomeno impone un’altrettanto delicata riflessione collettiva sull’opportunità di armonizzare sviluppo e migrazioni a livello mondiale.
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