Per volontà della Giunta provinciale di Arezzo nasce il Comitato di inchiesta pubblica sul progetto Powercrop. Ad annunciarlo è un comunicato stampa della Provincia che con questa mossa intende garantire la massima informazione e trasparenza sull’argomento del progetto di un polo a energie rinnovabili da situarsi nella località Ca’ Bittoni, vicino a Manciano, argomento così caro ai cittadini della Valdichiana e non solo.
Tutto questo in attesa della manifestazione “Valdichiana da vivere” che si tiene domenica pomeriggio dalle 15 a Porto a Cesa con il coinvolgimento di tante associazioni del territorio, nello specifico l’Associazione Tutela Valdichiana, il Comitato per Castiglioni, il Comitato Tutela di Cortona, il Comitato Salute e Paesaggio in Valdichiana e Italia Nostra. “La procedura di inchiesta pubblica” hanno detto gli assessori provinciali Andrea Cutini e Piero Ducci “vuole garantire l’effettiva informazione dei cittadini sul progetto e prevede audizioni aperte al pubblico e la partecipazione attiva, oltre a Power Crop, di tutti i soggetti interessati“.
La specifica Commissione si avvarrà del contributo di esperti in materia, quali Elisabetta Chiellini dell’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze, e Alfonso Metello Maria Francesco Andretta, esperto di valutazione di impatto ambientale e di valutazione ambientale strategica e docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Entrambi hanno già fatto parte della Commissione d’inchiesta sull’ampliamento della Chimet e quindi hanno già avuto modo di studiare le caratteristiche ambientali della Valdichiana aretina. Il presidente della Commissione è il segretario generale della Provincia Gabriele Chianucci.
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come cittadino castiglionese contrario alla centrale e a tutte le sue varianti questa cosa non mi tranquillizza per niente e mi inquieta molto..
sarà un modo per legittimarla?
L.r. 12 02 2010 n.10
Art. 53 - Inchiesta pubblica e contraddittorio
1. L’autorità competente può disporre, dandone adeguata pubblicità, lo svolgimento di un inchiesta pubblica per l’esame dello studio di impatto ambientale, dei pareri forniti dalle
pubbliche amministrazioni e delle osservazioni del pubblico, anche in considerazione della particolare rilevanza degli effetti ambientali del progetto, senza che ciò comporti interruzioni o sospensioni dei termini dell’istruttoria.
2. L’inchiesta di cui al comma 1, che si svolge tramite audizioni aperte al pubblico, può prevedere consultazioni con gli autori di osservazioni, con il proponente e con gli estensori del
progetto e dello studio di impatto ambientale. L’inchiesta si conclude con una relazione sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati emersi, da acquisire e valutare ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale.
3. Il proponente, qualora non abbia luogo l’inchiesta pubblica
di cui al comma 1, può, anche su propria richiesta, essere chiamato dall’autorità competente ad un sintetico contraddittorio con i soggetti che hanno espresso pareri o presentato osservazioni.
Il verbale del contraddittorio è acquisito e valutato ai fini della
pronuncia di compatibilità ambientale.
4. L’autorità competente determina l’esatto ammontare degli oneri finanziari per lo svolgimento dell’inchiesta; tali oneri sono a
carico della medesima autorità, che vi fa fronte con le risorse di
cui all’articolo 47, comma 3.