Ventuno candeline sulla torta del Premio Fair Play Menarini, con Castiglion Fiorentino (Arezzo) ancora protagonista nella serata di consegna dei premi, andata in diretta su Sportitalia.
Un parterre di sportivi e personalità internazionali che ruotano intorno al mondo dello sport ha assistito alla cerimonia di premiazione nella tradizionale cornice della piazza del Municipio, di fronte al loggiato vasariano, ormai palcoscenico naturale del Premio.
Non solo i successi ma anche ciò che si cela dietro i grandi traguardi raggiunti dai protagonisti di questa XXI edizione hanno emozionato come non mai Piazza del Municipio.
A Fabio Pisacane, difensore del Cagliari Calcio, è andato il premio “Fair Play”. Nella stagione 2010/2011 ha rifiutato un’offerta in denaro che avrebbe permesso ad un’altra squadra di vincere una partita. Ha quindi denunciato il fatto, “guadagnandosi” la nomina di ambasciatore FIFA.
Il ciclista Knut Knudsen ha conquistato la categoria “Carriera nel Fair Play”. Vera e propria leggenda vivente nella sua Norvegia, ha vinto un’infinità di titoli nella sua lunga carriera.
Per Zvonimir Boban si sono aperte le porte della categoria “Sport e vita”. Calciatore ex Milan, con i rossoneri ha vinto la Champions e 4 scudetti, l’ultimo dei quali nel 1999, dove ha brillato come solo le vere stelle del calcio sanno fare. Il 30 maggio 2016 è stato nominato vicesegretario generale della FIFA per lo sviluppo del calcio e l’organizzazione di competizioni. Ma nel cuore di tanti, resta l’immagine di quel giovane che, nel 1990, per difendere un tifoso croato dalle manganellate della Polizia Federale Jugoslava, dette un calcio ad un agente. Per questo gesto rischiò l’arresto e venne sospeso per 6 mesi dai campi da gioco, dovendo così rinunciare ai Mondiali in Italia.
Franz Klammer e Niccolò Campriani sono stati premiati nella categoria “Personaggio mito”. L’austriaco Klammer è considerato il più forte discesista di tutti i tempi. Nel suo palmares si contano titolo iridato, olimpico e cinque Coppe del mondo. Campriani, specialista del tiro a segno, si è ritirato dall’attività agonistica dopo aver vinto tre medaglie d’oro e una d’argento alle Olimpiadi.
Il premio “Fair Play e Solidarietà” è stato assegnato a Yelena Isinbaeva, prima donna a valicare la storica barriera di 5 metri nel salto con l’asta. Ha migliorato 28 volte il record del mondo. In carriera è stata due volte oro olimpico e tre volte campionessa mondiale. Iniziò il suo cammino sportivo con la ginnastica artistica ma a 15 anni, a causa della sua altezza, dovette lasciare e si dedicò anima e cuore al salto con l’asta. Originaria di una famiglia umile, non ha mai dimenticato i sacrifici che per lei hanno fatto i genitori.
Per Jarno Trulli il Premio Fair Play “sfodera” il riconoscimento “Lo sport oltre lo sport”. Trulli, uno dei più grandi kartisti di tutti i tempi ed ex pilota di Formula 1, è stato l’ultimo (per ora) pilota italiano a vincere a Montecarlo.
Buona sangue non mente. Sono infatti fratelli Francisco e Niccolò Porcella, ai quali è stato assegnato il premio “Sustenium”. Francisco è entrato di diritto nell’Olimpo dei più grandi big surfer della storia. Gli ultimi risultati ottenuti gli garantiscono l’accesso definitivo al Big Surf Tour 2017-2018. Niccolò invece è diventato una star internazionale degli sport estremi.
Federico Pellegrino ha ritirato il premio “Modello per i giovani”. Fondista italiano, è campione del mondo nello sprint 2017 e vincitore di una Coppa del Mondo di sprint, unico italiano tra tanti svedesi e norvegesi che nel tempo hanno conquistato il titolo.
Il premio “Fair Play per la Pace” è stato assegnato a David Rudisha, campione olimpico in carica sulla distanza degli 800 metri piani, nonché detentore del record mondiale stabilito nel 2012 a Londra. Nella gara del doppio giro di pista mai si aveva assistito ad una tale velocità. Il tempo di 1’ 40” 91 è il nuovo record del mondo. Dietro al suo successo c’è un prete missionario irlandese che da decenni si dedica alla preparazione di grandi atleti.
Il giornalista Matteo Marani ha ritirato il premio “ Narrare le emozioni”. Direttore del Guerin Sportivo dal 2008 al 2015, dallo scorso anno è vice direttore di Sky Sport, con direzione di Sky Sport 24. Nel 2007 ha scritto il libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”, dedicato alla figura dell’allenatore ebreo – ungherese Arpad Weisz. Con questo volume, ha vinto il premio per la letteratura sportiva di Chieti e quello di “Antonio Ghirelli”.
All’atleta paraolimpica Nicole Orlando è stato consegnato il premio per la categoria “ Valori sociali dello sport”. Affetta dalla sindrome di Down, ottiene importanti risultati con la Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva e relazionale), fino a conquistare nel 2015 i mondiali di atletica del Sud Africa per atleti con sindrome di Down quattro medaglie d’oro e una d’argento. Ma non è solo un’atleta. Fa parte di un gruppo teatrale e recita in un musical in cui interpreta una ragazza Down che lotta contro i pregiudizi. Lo ha fatto anche partecipando a Ballando con le stelle.
Oltre 270 presenza in nazionale, un Oro ai Mondiali, due Coppe del mondo, “Miglior muro” al World Grand Prix nel 2006. Sono solo alcuni dei risultati incredibili raggiunti nella sua carriera da Sara Anzanello, la ex centrale di pallavolo che ha ricevuto il premio “Fair Play Modello di Vita”. Nel 2014/2015, dopo tanti anni di carriera, in seguito ad un trapianto di fegato inizia a lavorare come supporto team manager per il Club Italia, impegnato in A2. Nella stagione successiva torna in campo con l’AGIL Volley Novara. A fine stagione si è ritirata.
La giovane sciatrice Sofia Goggia ha ritirato il premio “Promozione dello Sport”. Detiene il record nazionale di punti segnati in una singola edizione di Coppa del Mondo (1197 nel 2017) e di podi (13 nello stesso anno). Nella scorsa stagione viene inserita nella squadra nazionale polivalenti, dedicata alle atlete competitive in più discipline e lo scorso novembre ottiene il suo primo podio nel massimo circuito, chiudendo in terza posizione lo slalom gigante.
Al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è andato il Premio speciale “Fair Play e Coraggio”. Nell’immaginario collettivo, i vigili del fuoco sono garanti della sicurezza e fanno parte di una categoria professionale ad alto rischio. Rapidità di intervento, competenza ed esperienza, fanno dei vigili del fuoco italiani un patrimonio nazionale. Sono impegnati anche a fianco dei bambini dal 1989, anno in cui hanno ricevuto la nomina di “ambasciatore di buona volontà” da parte del Comitato italiano Unicef.
Doppia nomination per il Premio Speciale Fiamme Gialle “Studio e sport”. E’ andato a Matteo Tanganelli e Giacomo Perini. Matteo è uno studente aretino che ha saputo coniugare i risultati in ambito sportivo con un ottimo rendimento tra i banchi di scuola. Giacomo Perini, classe 1996, scopre di avere un tumore a 18 anni, che lo obbliga ad amputare una gamba. Dopo tanti anni di sport nell’equitazione, decide di ripartire da zero dedicandosi al canottaggio, trovando nello sport la carica per la vita di ogni giorno, scrivendo un libro, amando la musica.
Alla serata di Castiglion Fiorentino, ormai eletta “Città del Fair Play”, non hanno voluto far mancare la propria presenza alcuni testimonial e premiati delle precedenti edizioni come: Sasha Danilovic, Roberto Brunamonti, Giancarlo Antognoni e Umberto Panerai, ma anche Barbara Brighetti e Marino Bartoletti.
Non hanno potuto prendere parte alla cerimonia di consegna Ivan Zaytsev a causa del ritiro anticipato della Nazionale in vista del Campionato Europeo. Assente anche Francisco Porcella impegnato negli Stati Uniti e Fabrizio Donato che a causa di un infortunio in allenamento non ha potuto prendere parte all’evento.
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…