Chiunque ritenga di avere un credito nei confronti del Comune di Castiglion Fiorentino avrà tempo fino al prossimo 16 Marzo per far valere i suoi diritti: è questa la notizia saliente emersa dalla Conferenza Stampa di questa mattina presso il Palazzo Comunale Castiglionese, alla presenza dei commissari liquidatori Francesco Zito, Vincenzo Spinoso e Mario Redenti e del sub-commissario prefettizio Giuseppe Giannino. Non un giorno di più rispetto al 16 Marzo: il termine è perentorio perchè è stringente la necessità di definire un quadro chiaro e completo della situazione finanziaria del Comune.
Una volta presentate le richieste, che ovviamente saranno vagliate con grande attenzione, scatterà per tutti i creditori una procedura per molti versi simile a quella dei fallimenti e delle tipiche situazioni debitorie fra soggetti privati al termine della quale arriverà il pagamento, anche se esso potrà con ogni probabilità essere non totale, ma solo parziale.
Moduli appositi saranno scaricabili dal sito dell’amministrazione comunale, ma la richiesta può essere presentata anche in carta libera, purchè vi si alleghino documenti che comprovino chiaramente il diritto di esigere un pagamento dall’amministrazione (in alcuni casi può bastare la copia della delibera o, in assenza di essa, la fattura). E’ bene segnalare che chi abbia già esternato nei mesi passati il suo credito è tenuto comunque a ripresentare la domanda. In una o due occasioni a settimana i commissari saranno comunque disponibili al pubblico, per ogni informazione e chiarimento.
Si apre così, con questo primo annuncio ufficiale, il nuovo capitolo del Comune di Castiglion Fiorentino dopo la dichiarazione di dissesto e l’istituzione della commissione liquidatrice. Uno “status”, quello di comune al dissesto, che durerà per cinque anni indipendentemente dal percorso di risanamento delle casse. Per cinque anni, quindi, perdureranno le condizioni attuali con tutti gli annessi e connessi, comprese le tariffe comunali al massimo consentito dalla legge.
Il “buco” produrrà quindi effetti anche per i prossimi anni. Fra le incognite da chiarire la messa in vendita dei beni di proprietà comunale (non si esclude l’ipotesi del mattatoio comunale e della piscina, neanche il Santa Chiara anche se i tanti vincoli presenti lo potrebbero rendere poco appetibile) e il destino di alcuni dipendenti recentemente assunti, in tutto circa una dozzina, per i quali certo esiste il pericolo di vedersi togliere il posto di lavoro, anche se non si tratta di una conseguenza “automatica” e inevitabile visto anche che il Comune di Castiglion Fiorentino non ha esuberi rispetto alla pianta organica e che il mantenimento di quei posti di lavoro risulta a tutti gli effetti una necessità viste le esigenze della macchina comunale
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