Le Segreterie delle organizzazioni sindacali FILCTEM CGIL, FEMCA CISL E UILTEC UIL della provincia di Arezzo hanno convocato per il giorno 27 ottobre 2017 dalle ore 15 in Piazza della Repubblica a Cortona un presidio delle donne e degli uomini della Cantarelli per riportare al centro del dibattito coloro che contano veramente, I LAVORATORI.
I lavoratori in questi giorni hanno assistito con stupore all’accavallarsi di notizie in ordine all’esito del secondo bando di gara, senza la minima informativa o presa di posizione ufficiale da parte degli organi che stanno gestendo l’amministrazione straordinaria della Cantarelli.
Con tutto il rispetto che è dovuto alle forme ed ai modi ed ai tempi della procedura di amministrazione straordinaria, è oggettivamente inammissibile che non si ritenga di primaria importanza rendere partecipi i lavoratoridi decisioni e processi che vanno ad gravare direttamente su di loro e sulle loro famiglie e questo indipendentemente dall’esito positivo o negativo della vicenda; è inaccettabile che la comunicazione primaria su questioni che incidono sulla carne viva delle persone venga lasciata esclusivamente alla pur encomiabile abilità dei “retroscenisti”.
Le Organizzazioni Sindacali, dopo aver formalmente richiesto informazioni tanto al Ministero dello Sviluppo Economico che al Commissario senza esito alcuno, hanno quindi ritenuto necessario chiamare le lavoratrici ed i lavoratori della Cantarelli a rappresentare un’altra volta pubblicamente la gravità della situazione; lo faremo in piazza a Cortona di fronte al Palazzo Comunale per chiedere attenzione e risposte anche a coloro che nella loro funzione di rappresentanza politica nel recente passato si sono interessati alla vicenda.
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Io credo che le lavoratrici ed i lavoratori di Cantarelli facciano bene ad alzare i toni. Se non altro perché un approccio morbido verso le istituzioni non credo paghi. Non ha pagato infatti quello show messo in atto dall'intero gruppo dirigente PD il 3 Settembre 2015 alla riapertura dello stabilimento di Terontola con quella trafila di personalità politiche (Basanieri, Mattesini, De Robertis..) che si misero in bella posa per qualche elogio, ma che fanno parte di questo sistema che indebolisce i lavoratori in uno sfruttamento sempre più esasperato. Credo che anche in questo caso solo la lotta paghi perchè qua una lotta c'è, la lotta di classe esiste anche più forte di un tempo. Semplicemente i ricchi la combattono sul serio, ai lavoratori invece spiegano che battersi duramente sarebbe cosa da vecchi comunisti. Io, proprio da comunista, dico che ci dobbiamo battere fino in fondo perché, del resto, i risultati della rinuncia ad una lotta serrata li stiamo vedendo. Sono sotto gli occhi di tutti.