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Canile di Ossaia: rischio chiusura o grande occasione?

Canile di Ossaia a rischio chiusura? Letta la notizia stamani sulla stampa ho voluto capirci un po’ di più.

Il canile intercomunale di Ossaia, come riporta giustamente l’articolo, è diviso in due sezioni: Canile Rifugio e Canile Sanitario. La prima sezione, il Canile Rifugio, è da intendere come “ricovero” per i cani dopo che essi, in seguito all’abbandono e/o alla cattura, hanno seguito le procedure sanitarie che appunto vengono svolte nella sezione del Canile Sanitario.

Finora, per quanto riguarda i cani della Valdichiana aretina, si è fatto tutto nelle due sezioni all’interno del canile cortonese. L’associazione Etruria Animals Defendly ha infatti da molti anni il compito di provvedere all’alimentazione, alla sgambatura e alla cura ordinaria di tutti gli animali che si trovano nel canile e alla pulizia dei locali di entrambe le sezioni. Il servizio di cattura, vaccinazione, sverminatura e tutta le altre necessità sanitarie vengono invece svolte dal servizio Sanità Veterinaria della A.S.L.

Per capire quanto l’annunciato trasferimento dell’ambito sanitario del Canile da Cortona a Torrita possa davvero essere un’anticamera per la chiusura totale dalla struttura cortonese, cioè anche del Canile Rifugio, ho sentito il responsabile dell’Unità Operativa Sanità Veterinaria della A.S.L. Dott. Ettore Barneschi che mi ha dettagliatamente risposto.

Premetto che l’associazione, anche in mia presenza, è stata più volte informata e coinvolta sull’ipotesi riorganizzativa avanzata dai comuni della Valdichiana Aretina e dalla A.S.L. e, come è risaputo, l’impianto di Ossaia necessita di alcuni interventi migliorativi nell’ospitalità degli animali” ha detto Barneschi, proseguendo così: “Anche in conseguenza del fatto che i comuni della Valdichiana Senese sono adesso nella stessa ASL dei comuni della Valdichiana Aretina è stato deciso di provvedere ad una razionalizzazione del servizio. A Torrita di Siena è presente un funzionale canile sanitario, con una capienza ampiamente superiore al fabbisogno dei Comuni finora serviti. Esso è gestito da un’azienda privata di Grosseto che garantisce in modo egregio, oltre all’alimentazione, tutte le necessità sanitarie agli animali ricoverati e la cattura dei randagi. Pertanto è su questa struttura che verranno trasferiti gli animali attualmente presenti nella sezione del Canile Sanitario di Ossaia e tutti quelli che verranno in futuro catturati. Terminate le procedure sanitarie essi torneranno nella parte “rifugio” del Canile di Ossaia, in attesa di adozione“.

La conclusione che traggo è quindi che il Canile di Ossaia perderà sì la sua sezione Sanitaria dell’inizio del 2018, ma nel suo ruolo di Canile Rifugio non dovrebbe perdere nulla, anzi potrebbe addirittura rafforzarsi se ASL e Comuni agissero con logica.

Dico questo perchè i comuni della Valdichiana Senese non dispongono di un Canile Rifugio di zona (quello di Torrita, come detto, è solo Sanitario) e quindi si potrebbe considerare l’ipotesi che il Canile di Ossaia possa diventare il Canile Rifugio per l’intero territorio della Valdichiana, sia quella aretina che quella senese.

Ciò permetterebbe, coinvolgendo più Comuni, di raccogliere una cifra maggiore dagli enti locali e si potrebbe, forse, arrivare finalmente a realizzare i non più rimandabili interventi migliorativi della struttura.

Valter Lupetti

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  • Grazie Valter, per l'informazione che hai dato ai cittadini, perché è sempre utile e necessario mettere al corrente sulle questioni locali la popolazione, come in questo caso, ma il Dottor Barneschi ha dato una risposta alla Tua domanda di carattere tecnico-organizzativo e come spesso accade si parla di mele e si risponde pere. Perché ? La domanda che si pongono, legittimamente, i volontari, i cittadini e l'associazione, è : ma che fine faranno e fanno i cani catturati vecchi, malati, feriti o abbandonati ? Visto che quando i volontari sono andati a visitare il canile sanitario di Torrita, hanno trovato solo cani belli e giovani ! La preoccupazione diffusa, è che vengano abbattuti e quindi qualche garanzia sul fatto che si possono anche curare andrebbe data, Tutto qui, anche se vorrei aggiungere che comunque se la ditta che svolge questo lavoro è privata, qualche profitto lo dovrà fare, mentre l'associazione non solo non fa profitti, ma organizza cene per il canile, banchini e lotterie per far fronte alle spese di farmaci e veterinari.

  • Io credo che togliere autonomia sanitaria e per la cattura ad una associazione che opera bene nel nostro territorio sia un netto depotenziamento per la struttura di Ossaia oltre che l'ennesimo sopruso di un capitalismo che deve fare per forza profitti su tutto quello che riesce a toccare. Sarebbe stato dovere dell'amministrazione comunale non mettere sul piatto dei privati che operano, ovviamente, per gli affari loro, questo ennesimo boccone. La struttura di Torrita avrà i suoi introiti a danno degli interessi del nostro territorio, dei volontari e degli animali come logica conseguenza di questa scelta politica. Se questa è un'occasione....

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Valter Lupetti

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