Prosegue il calvario dei pendolari della Valdichiana con un episodio destinato probabilmente a restare nella storia, segnalatoci da alcuni lettori e riportato oggi dalla stampa locale. Ieri mattina alla stazione di Camucia il treno delle 7.43 diretto ad Arezzo non si è fermato. Ha tirato dritto, lasciando sbigottiti i pendolari che hanno dovuto attendere il treno successivo delle 8.13 per recarsi al loro posto di lavoro. Pare che l’episodio sia semplicemente dovuto a un errore umano, ossia il macchinista si sarebbe “dimenticato” di fermarsi.
Ma come detto è solo l’ennesima tappa di un piccolo ma costante calvario che coinvolge tutti coloro che utilizzano la tratta Chiusi-Firenze coi treni provenienti o destinati a Roma e Foligno. Un calvario fatto di piccoli e grandi ritardi, treni cancellati, cambi di binario inattesi, stazioni prive di adeguata manutenzione e senza personale in grado di informare oltre l’anonima voce metallica che esce dagli altoparlanti. Il servizio nel complesso funziona, ma con qualche toppa che certo non dona tranquillità agli utenti. “I ritardi gravissimi” dice l’Assessore Regionale ai trasporti Luca Ceccobao “saranno conteggiati nella penale a Trenitalia e tradotti in bonus”
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Buongiorno. Io ero presente e posso assicurare che il treno non solo non si è fermato, ma è transitato a forte velocità con grave rischio per le persone. Da segnalare che il giorno prima lo stesso treno stava per non fermarsi tanto che, arrivato molto lungo, ha poi fatto retromarcia!! Dei rimborsi non ce ne frega nulla, ma di treni funzionanti, puliti ed adeguati al numero di passeggeri invece sì.
Grazie, Marco Margioni