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Bimbinbanda: parte a Lucignano un progetto innovativo

Il linguaggio musicale è di sicuro uno strumento espressivo che riesce a coinvolgere le persone come pochi altri. Sin dalla più tenera età è possibile avere un approccio anche solo superficiale con la musica e le sue molteplici forme. È ciò che ha in mente il Comune di Lucignano, insieme alla Banda “Giovanni Rosini” e all’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” che propongono e condividono una esperienza formativa molto originale. Si tratta di “Bimbimbanda”, ovvero un progetto di propedeutica musicale fortemente voluto dall’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione e pienamente accolto dagli altri soggetti in campo.

Serena Gialli, titolare di queste importanti funzioni nell’ambito dell’Amministrazione Comunale lucignanese, ci spiega le caratteristiche di questo percorso di formazione che coinvolge tutta la popolazione scolastica locale, ovvero gli alunni del nido, della scuola dell’infanzia, di quella primaria sino agli studenti della Scuola Media Inferiore. “Si tratta di un progetto che si può facilmente identificare in una sorta di laboratorio di propedeutica musicale, in qualche modo desumibile da una brillante idea del maestro Claudio Abbado, che da sempre raccomanda dall’alto del suo status di mostro sacro del mondo delle sette note di non insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti. È sufficiente che essi imparino in primo luogo ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati. “Bimbimbanda” assume le sembianze quindi di un approccio per lo più pratico mediante l’uso della voce, del corpo e dello strumentario didattico favorendo l’educazione alla voce, lo sviluppo dell’orecchio musicale, la coordinazione motoria e le competenze ritmiche.”

Nicoletta Bellugi, il dirigente dell’Istituto Scolastico di Lucignano, che ha accolto la proposta progettuale avanzata dal Comune, pone l’accento sugli obiettivi di questo splendido originalissimo percorso educativo. “Il nostro intento è quello di inserire un progetto così strutturato all’interno dell’offerta formativa della scuola al fine di garantire un iter musicale completo ed adeguato ad accompagnare il bambino in un cammino che inizia da un primo approccio alla musica attraverso attività ludiche sino alla padronanza del linguaggio musicale tramite esperienze pratiche. Le modalità attuative di questo progetto prevedono lezioni collettive al fine di promuovere la condivisione, il senso di “gruppo” e l’autocontrollo per coinvolgere la sfera sociale, emotiva e cognitiva. Canto, ritmo, movimento, esercitazioni strumentali diventano pertanto le forme attuative programmate. Naturalmente, dobbiamo pensare a modalità differenti in ragione delle caratteristiche, della maturazione e delle potenzialità delle classi di alunni. Ogni incontro avrà la durata di 1 ora. Nel dettaglio, gli aspetti organizzativi del progetto ci dicono che sono previste 4 lezioni per i piccoli del nido e della scuola per l’infanzia. Nella primaria, il numero delle lezioni non cambia per i primi tre anni, mentre raggiunge il numero di 6 nelle ultime due classi. Nella scuola secondaria il programma avrà un seguito confluendo nel “Progetto Sarabanda”, attivato con felici risultanze da alcuni anni dalla stessa Banda Comunale “Giovanni Rosini”. I docenti dei vari corsi saranno messi a disposizione dalla stessa Banda. I nomi dei formatori sono al momento quelli del Maestro Andrea Meucci e della collaboratrice Professoressa Dafne Castellani, che offrono a questo progetto un livello qualitativo molto alto grazie alla loro competenza e professionalità.”

“Come amministratori di questo territorio” ci dice in conclusione Serena Gialli “puntiamo a modalità innovative nel percorso di crescita formativa degli alunni delle nostre scuole. La musica viene ad essere così uno strumento prezioso nell’esperienza educativa con metodi originali, assolutamente divertenti e di facile apprendimento. Siamo convinti che un simile progetto declini in maniera esaustiva le finalità di una scuola che vuole condividere sino in fondo il bisogno di cultura di una comunità pronta a confrontarsi con nuovi linguaggi espressivi. Il nostro obiettivo dichiarato è quello di far avere a questo lavoro una ricaduta significativa, in termini di avvicinamento ed adesioni dei nostri bambini alla Banda, che potrà così giovarsi di nuovi ingressi nel proprio organico favorendo in tal modo un naturale ricambio dei propri componenti”.

Guido Perugini

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