Ormai la benzina costa più di un vino rosso da tavola qualunque. Per un litro, infatti, si spende ben sopra l’euro e 70 centesimi, una cifra con la quale si può tranquillamente comprare nei supermercati i “bottiglioni” da 2 litri e forse, in caso di sconto, anche qualche bottiglia nel meno dozzinale formato da 75 cl. Nuova stangata al rientro dalle feste, oggi, con la media nazionale delle principali aziende petrolifere che si è attestata intorno all’1.743 per la verde senza piombo e sull’1.704 per il diesel.
I picchi arrivano proprio nel centro Italia (ma come siamo fortunati eh?) dove si è arrivati a vendere la verde sopra l’euro e ottanta.
Se si pensa che all’entrata dell’euro, dieci anni fa, i prezzi si aggiravano intorno a 0.90, quasi la metà di oggi, il dato è eloquente e descrive un aumento di quasi il 10% annuo.
Inutile prendersela con i benzinai però, che hanno i prezzi imposti e su ogni litro guadagnano davvero poco: se non si adoperassero per allargare i loro introiti con l’autolavaggio e la vendita degli accessori per auto sarebbero davvero a rischio.
Il cane si morde però la coda perchè se c’è crisi c’è anche più necessità di darsi da fare per guadagnare qualcosa e quindi più necessità di mobilità, ovviamente consumando benzina visto che dalle nostra parti i mezzi pubblici servono molto a poco.
Come mettersi ai ripari dal caro prezzi?
Il car-sharing per determinate categorie (es: pendolari) potrebbe però essere una soluzione da incentivare, ma certo non è una soluzione definitiva. Comunque pensateci
Da parte nostra l’unico consiglio è quello di tenere sempre d’occhio i prezzi via web (ad esempio sul sito www.prezzibenzina.it) con la mappa relativa al proprio comune (es: Cortona)
Certo anchè lì il margine non è comunque eccezionale (il margine va oggi da 1.70 a 1.75 circa) e subito salta all’occhio un altro grande limite rimasto in Valdichiana: la scarsità, almeno sul lato aretino della vallata, delle pompe dette “no-logo” o bianche che rappresenterebbe di sicuro un’opportunità per chi vuole spendere meno e contribuirebbe forse ad un calmieramento dei prezzi.
Per ora infatti dalla mappa del sito www.pompebianche.it emerge solo un distributore indipendente a Foiano oltre a quelli di Bettolle, Guazzino, Torrita, Chiusi, Acquaviva
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