Da tante parti, le festività natalizie sono state caratterizzate, a livello sia civile che religioso, dalla solidarietà, che è l’aspetto più bello e significativo del “dono” che caratterizza il Natale. Questo elemento della festività più amata dell’anno è stato colto in esclusiva da tutte le realtà commerciali, trasformando il Natale nella consumistica festa dei regali..
Il dono non è solo scambiarsi regali, ma condividere qualcosa con gli altri.
Lo hanno ben capito la Comunità di Sant’Egidio, che ha iniziato ed esteso in tutto il mondo la proposta del pranzo di Natale aperto a tutti, i ristoranti che in queste feste si sono aperti ad ospitare gli indigenti, i volontari che hanno battuto le strade per portare coperte e alimenti ai senza tetto.
Al Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio, anche quest’anno è stato riproposto un incontro conviviale di pace, una cena condivisa con tutti i volontari e con le famiglie che frequentano il Banco Alimentare gestito dalla Caritas Parrocchiale, ogni settimana più di quaranta persone, che ricevono l’aiuto per la spesa .
Il clima è stato di festa, tutti i presenti hanno contribuito alla riuscita della iniziativa, hanno partecipato diverse famiglie marocchine residenti nel nostro comune.
Erano presenti il parroco del Calcinaio, don Ottorino Cosimi, l’assessore alle politiche sociali Bernardini e l’imam Sala.
L’Assessore ha ricordato come il progetto della Spesa Sospesa è stato inserito dal Comune fra quelli che rimarcano la collaborazione dell’Amministrazione con le Associazioni di volontariato per “ lo sviluppo dei beni comuni”. L’Imam ha sottolineato il concreto sostegno da sempre ricevuto dalle Caritas Parrocchiali della Chiesa Cortonese.
In particolare don Ottorino Cosimi ha sottolineato l’importanza e l’urgenza di trovare strade comuni per passare dall’assistenzialismo al protagonismo, alla responsabilità e compartecipazione, in modo che il lavoro di Caritas Calcinaio, che non è solo distribuzione di pacchi ma una raccolta e sensibilizzazione estesa a tutti i supermercati del territorio, agli alimentari e ai forni, ai negozi di orto-frutta, diventi di stimolo ad una crescita comune e un aiuto per un superamento delle difficoltà delle famiglie.
Sono sempre più numerose le famiglie italiane che si avvalgono, per periodi più o meno lunghi, di questo sostegno alimentare.
Sicuramente qualunque forma che voglia fare un salto di qualità deve appoggiarsi su un coordinamento delle associazioni del territorio e soprattutto su un progetto comune, costruito e sostenuto dalla Chiesa locale e dalla Amministrazione Comunale. Questa è una esperienza convalidata da varie iniziative di solidarietà di tante città italiane (empori, mense, punti di ascolto per le emergenze ecc.)
Presenti alla cena e graditissimi ospiti anche rappresentanti dei Soci Coop di Camucia: è stato questo il primo supermercato dove si è sperimentata la Spesa Sospesa e dove il progetto sta andando avanti con successo. Recentemente i Soci Coop hanno anche organizzato una cena che ha permesso di realizzare un contributo desinato allo specifico progetto (e questa è la seconda volta)
L’occasione della cena ha permesso di farsi scambievolmente gli auguri di buon anno e gli auguri di pace: nella sala campeggiava il presepe, simbolo cristiano di fratellanza e un disegno di Fatima, una studentessa di scuola superiore, che indicava come tutte le religioni hanno un comune anelito verso la pace. L’incontro ha cosi avuto anche una valenza interculturale e interreligiosa, aspetto molto sentito soprattutto dalle nuove generazioni.
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