La Regione Toscana approva la nuova graduatoria dei progetti PS-G0 del PSR 2014-2020, tra questi sarà finanziato anche “Vero Aglione della Valdichiana (VAV)”
Il progetto “Vero Aglione della Valdichiana (VAV)”, presentato nella primavera 2018 alla Regione Toscana, è tra quelli finanziati.
Capofila del progetto è la società Qualità e Sviluppo Rurale, di Montepulciano e guidata da Franco Fierli; tra i partner vi sono l’Università degli Studi di Siena-Dipartimento di Scienze della Vita, l’ANCI Toscana, la CIA Toscana, la società AGRICOLTURA E’ VITA-ETRURIA e 4 produttori dell’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana.
Il progetto è nato da un’idea del Prof. Stefano Biagiotti (Università Telematica Pegaso) e del Prof. Stefano Loppi (Università degli Studi di Siena) che prevede la caratterizzazione geografica dell’Aglione della Valdichiana con la tecnica del fingerprinting, per dare la certezza della provenienza evitando frodi e valorizzando un prodotto tipico la cui riscoperta ha creato intorno a sé molto interesse. Verrà valutata la biodiversità, considerando le tecniche colturali a basso impatto ambientale di questo prodotto tipico e verrà creato un sistema informatico, messo a disposizione dell’aziende, capace di fornire al consumatore finale le informazioni sul prodotto con un semplice QR-code.
Il progetto è stato anche presentato al forum della Pubblica Amministrazione, a Roma, guadagnando il premio come migliore progetto nell’ambito dell'”Alimentazione, salute e welfare” su 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030. Le risorse messe a disposizione della Regione Toscana sono di 313.611,50 euro.
“E’ un grande risultato per completare gli studi sull’Aglione della Valdichiana fornendogli una carta d’identità,” dice Stefano Biagiotti responsabile scientifico del progetto “che si aggiunge alla caratterizzazione morfologica in atto e a quella nutrizionale e nutraceutica, che verrà presentata a Civitella in Val di Chiana il 19 ottobre. Il modello che abbiamo pensato potrà essere replicato su qualsiasi prodotto, ed è proprio questa l’innovazione. Non escludo che il progetto possa essere presentato anche al MiPAAF, anche con l’aiuto e il sostegno della Regione Toscana che ha creduto nella validità dell’idea, per essere applicato a livello nazionale. Riteniamo di aver messo un altro tassello per combattere la contraffazione, dare garanzia ai produttori seri e ai consumatori, che sono disposti a pagare di più un prodotto tipico di provenienza certa e ad alto valore come il nostro aglione.”
Il progetto, per il suo trasferimento d’innovazione, è stato ritenuto applicativo dell’Agricoltura 4.0: smart e digital. Un altro esempio, questo, della capacità progettuale dell’area vasta Valdichiana, verso uno sviluppo locale sostenibile e di qualità.