Dal sito della Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro apprendiamo una notizia che rappresenta una positiva soluzione a un problema che era stato sollevato su queste pagine: il destino dell’archivio storico della Curia di Cortona. Ricorderete sicuramente la lettera inviataci dal prof. Diego Zancani dell’Università di Oxford. Adesso, dopo le prime novità di cui parlammo intorno a Natale, emergono alcune certezze da questa nota che riportiamo nella sua completezza evidenziano i punti salienti:
Alla Fondazione denominata Rete Archivistica Bibliotecaria Museale della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Ente ecclesiastico, il Ministro dell’Interno ha attribuito personalità giuridica con Decreto dell’8 settembre 2015. Nella riunione del 27 gennaio 2016 il Consiglio Direttivo della Fondazione ha preso possesso delle sue funzioni istituzionali e ha individuato le priorità che contraddistingueranno l’immediato lavoro della Rete. Tra queste, un ruolo centrale lo riveste la necessità di riaprire, in tempi rapidi, all’uso degli studiosi, gli archivi storici di Arezzo, di Cortona e di Sansepolcro, con personale qualificato. Già sono stati attivati i contatti necessari per il reperimento dei fondi previsti dalla normativa italiana per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archivistico.
Il Consiglio Direttivo della Rete ha espresso un vivo apprezzamento per il progetto della diocesi di realizzare in Cortona, attiguo alla Biblioteca storica di quel Seminario, un “polo culturale” dedicato alla valorizzazione del prezioso materiale archivistico, capace di testimoniare l’opera della diocesi di Cortona. Si è anche deciso di dare opportuna sistemazione all’Archivio e alla Biblioteca della diocesi di Sansepolcro, aggregandovi locali idonei per la fruizione del prezioso patrimonio là conservato.
Altra priorità individuata dal Consiglio Direttivo, presieduto dal monaco camaldolese prof. Ubaldo Cortoni, è quello di curare il riassetto della rete museale della diocesi d’intesa con gli operatori che già ne assicurano la fruizione.
Infine, il consiglio direttivo della Rete ha considerato la necessità di incrementare la promozione dell’apparato culturale nel suo complesso, con l’intento di garantire alla diocesi, nell’ambito di competenza della nuova Fondazione la possibilità di continuare ad offrire all’intero territorio il contributo culturale della Chiesa.
Quindi, da quello che si legge, la neonata rete archivistica diocesana intende riaprire (con fondi pubblici da reperire in base alle normative vigenti) l’archivio cortonese, utilizzando personale qualificato e portando avanti un progetto interessante che possa anche andare oltre, valorizzandone ulteriormente il patrimonio.
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Se sulla pelle di Cortona si deve operare,
ci premerebbe che di questo Consiglio Direttivo facesse parte anche qualche Cortonese eminente per sangue cortonese, cultura comprovata e amore di Cortona.
Meglio se due:uno per la cultura laica,
l'altro per quella Ecclesiastica.
Don Cosimi avrà ottime ragioni per paventare ,sia pure metaforicamente,flebotomie e resezioni.La nomina del monaco camaldolese e professore di teologia Cortoni resta ,tuttavia , un'ottima notizia.Per ragioni storiche.Si pensi alla presenza ed alle vicende che hanno legato nei secoli l'ordine a Cortona.Per l'interesse che suscita la figura di Cortoni.Dal punto di vista intellettuale,spirituale ed archivistico.Un incontro con Cortoni sarebbe davvero un evento per la città.In specie in questa stagione così deprimente
Mi interessa conoscere la storia della famiglia Calzetti (periodo papale)